Il taglio del cuneo fiscale aumenterà la busta paga nel 2024: tutti gli importi maggiorati di stipendio netto per l’anno successivo.
Per tutto il 2024, il cuneo fiscale-contributivo sarà ridotto al 6% e al 7% della retribuzione imponibile per i lavoratori subordinati con un RAL fino a 35mila euro e fino a 25mila euro. Ciò farà aumentare le spese di Busta paga. Si tratta del pezzo forte della nuova Manovra di Governo, che vi destina dieci miliardi.
Per il prossimo anno, lo stipendio netto aumenterà fino a 100 euro lordi al mese a causa della minore ritenuta applicata in busta paga (contributo FAP e IVS a carico dei lavoratori). La Legge di Bilancio 2024 prevede un taglio del cuneo fiscale che spetta ai dipendenti che rientrano nelle fasce di importo retributivo lordo sopra indicate per tutto l’anno.
È calcolato su base mensile, quindi lo sgravio può spettare solo per un mese se si sfora di un euro la soglia massima prevista, e riguarda la contribuzione relativa ai giorni di lavoro effettivi (non si applica ai contributi figurativi, che di fatto non sono volontari). Vediamo i dettagli delle misure e una simulazione del calcolo per l’aumento netto della busta paga.
La nuova modifica andrà ad influire sulla busta paga del 24 novembre 2023. I lavoratori con contratto di lavoro subordinato (i dipendenti e assimilati) con una retribuzione mensile non superiore a 2.692 euro lordi parametrati su 13 mesi hanno diritto all’esonero fino al 6% della trattenuta ordinaria in busta paga per i contributi INPS, che è una riduzione della ritenuta previdenziale.
Questa riduzione è generalmente applicata al 9,19% della retribuzione lorda mensile percepita nel settore privato e al 8,8% nel pubblico. Se l’imponibile del mese non supera i 1.923 euro, l’esonero sale al 7%. La retribuzione mensile è l’imponibile ai fini previdenziali.
Sono inclusi tutti i rapporti di lavoro subordinato, inclusi quelli di apprendistato o agricolo, presso qualsiasi datore di lavoro pubblico o privato, compresi gli imprenditori. I lavoratori domestici sono invece esclusi. Qual è, quindi, il suo valore in busta paga? Uno stipendio netto più alto è il risultato di una riduzione dell’aliquota in busta paga. Come anticipato, il datore di lavoro deve verificare il requisito ogni mese sulla base della retribuzione lorda per ogni mensilità.
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