Secondo i dati pubblicati da Glassnode, una piattaforma di analisi delle criptovalute, gli indicatori on-chain che misurano il valore del Bitcoin hanno raggiunto una zona “high risk”, il che potrebbe indicare che la criptovaluta sta iniziando una prima fase di bull market.
Un’indicazione della valutazione a lungo termine del Bitcoin (BTC) rispetto al suo valore di mercato ha superato la zona di “rischio medio” ed è saldamente nella fascia di “rischio alto”, secondo un post pubblicato da Glassnode il 10 febbraio su X.
Secondo la ricerca precedente di Glassnode dell’8 febbraio, il livello di rischio elevato si osserva solitamente nelle prime fasi di un mercato toro del Bitcoin BTC) e indica che gli investitori a lungo termine sono tornati a un “livello significativo” di redditività. Per determinare se il Bitcoin è sopravvalutato o sottovalutato rispetto al suo “valore equo”, si utilizza l’indicatore del valore di mercato del detentore a lungo termine rispetto al valore realizzato (MVRV).
Confrontando il “valore di mercato” del Bitcoin con il suo “valore realizzato”, ovvero il costo al quale la criptovaluta è stata spostata tra i portafogli dei detentori a lungo termine, “elimina” le emozioni del mercato a breve termine e offre una statistica che indica se il mercato è surriscaldato.
Sette indicatori, tra cui MVRV, stato di redditività dell’offerta e profitti/perdite netti non realizzati, hanno ricevuto da Glassnode una valutazione di rischio alta o molto alta su 10, indicando che gli investitori hanno bloccato livelli molto bassi di profitti realizzati nonostante i notevoli aumenti del prezzo delle criptovalute.
L’interpretazione dei dati di Glassnode
Glassnode ha sottolineato che le prese di profitto a breve termine da parte dei nuovi investitori e la domanda di spazio di blocco Bitcoin rientrano nella categoria “basso rischio”. Ha inoltre affermato che il rischio complessivo del mercato è stato abbassato dal sell-off che ha seguito le approvazioni dei fondi negoziati in borsa (ETF) di Bitcoin a pronti negli Stati Uniti.
L’ETF recentemente convertito dell’asset manager, il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), ha registrato un minor numero di ritiri e dall’11 gennaio sono stati effettuati afflussi per un totale di 9,1 miliardi di dollari in nove diversi ETF Bitcoin spot. Questi fattori hanno contribuito al rialzo costante del prezzo del bitcoin nell’ultima settimana.
Secondo le statistiche del sito di analisi delle criptovalute SoSoValue, i nuovi ETF Bitcoin spot statunitensi hanno registrato una raccolta netta di 541 milioni di dollari il 9 febbraio, che è stato il giorno di maggiore afflusso per i prodotti, escludendo il primo giorno di negoziazione.
GBTC di Grayscale, invece, ha registrato il giorno più basso di prelievi il 9 febbraio: solo 51,8 milioni di dollari hanno lasciato il fondo, con un calo del 91% rispetto al deflusso giornaliero record di 620 milioni di dollari del 23 gennaio.