I BTP e gli ETF sono due dei più utilizzati strumenti di investimento, ciascuno con caratteristiche uniche e che si prestano e adattano meglio ad alcuni tipi di investitori e risparmiatori. Vediamo le differenze e cosa conviene fare secondo i nostri obiettivi.
Sono tutte domande legittime che richiedono un’indagine e un’analisi per trovare una risposta: Oggi esamineremo le caratteristiche dei noti BTP e degli ETF (fondi a gestione passiva), e cercheremo di capire quando investire con i BTP e quando è meglio invece optare per gli ETF.
I BTP sono titoli di Stato governativi emessi dall’Italia. Hanno:
- Un rendimento fisso cedolare calcolabile immediatamente
- basso rischio
- liquidità elevata
I fondi negoziati in borsa (ETF) sono diventati uno strumento interessante che ha attirato gli investitori negli ultimi anni, quindi ne hai sicuramente sentito parlare. le principali caratteristiche degli ETF sono che hanno:
- Rendimento variabile che dipende dal mercato in cui stiamo investendo
- rischio medio o medio/alto che varia in base all’area in cui stiamo investendo
- liquidità elevata, anche se è necessario prestare attenzione.
Le maggiori differenze tra BTP e ETF
Il modo più semplice per confrontare questi due strumenti è partire dal risultato. Se il mercato è in grado di fornire rendimenti maggiori, il rendimento degli ETF a lungo termine potrebbe aumentare, ma a rendimenti maggiori è probabilmente necessario affrontare un rischio maggiore. Per esempio, potresti preoccuparti di una maggiore volatilità nel tempo, soprattutto se ti approcci an ETF che riguardano il mercato azionario.
Ora passiamo alla diversificazione: In contrasto con un BTP, che è semplicemente un prestito allo Stato italiano, non abbiamo alcuna diversificazione perché un ETF contiene centinaia, se non migliaia, di partecipazioni e titoli azionari o obbligazionari. Non potremmo avere alcuna diversificazione anche se acquistiamo dieci BTP.
Se parliamo di costi, sappiamo che i BTP non hanno costi se non quelli relativi alla piattaforma che ti consente di acquistarli. D’altra parte, per gli ETF dovrai considerare i costi di transazione e di gestione annui, che sono comunque più bassi di quelli dei fondi comuni, che influenzano il tuo rendimento.
Cosa conviene scegliere quindi tra BTP ed ETF? Si tratta di una domanda tecnica che non ha senso: I due strumenti non sono alternativi; invece, in alcuni casi funzionano insieme. Perché il BTP significa sicurezza mentre tutto il resto è più rischioso, ci si domanda spesso se vi è un’alternativa valida e/o migliore ai buoni del tesoro. Dobbiamo però ricordarci di prestare attenzione dal momento che i BTP non sono sempre una scelta sicura.