Dal 2024 cambia il modo in cui verranno calcolate le ore nette in busta paga: ecco le differenze, buone notizie per il dipendente?
Sembrano arrivare buone notizie per quanto riguarda le busta paga per i dipendenti nel 2024. Con l’arrivo del nuovo anno, infatti, entreranno in vigore alcuni sgravi fiscali che sicuramente faranno davvero molto felici tutti i dipendenti che beneficeranno di questi piccoli vantaggi dal punto di vista economico.
Ecco alcune delle novità che il Governo ha da poco stanziato e che tutti i dipendenti riceveranno, per tutti i mesi di quest’anno, in busta paga. I vantaggi si sentiranno, come sempre, nel lungo termine e rappresentano senz’altro un bel risparmio e, di conseguenza, qualche soldo in più nel portafoglio ogni fine mese.
Partiamo dall’aliquota contributiva che pesa maggiormente sul singolo dipendente che, di fatto, passa dal 9,19% al 2,19%, ben 7 punti percentuali in meno per la stragrande maggioranza dei dipendenti, ossia coloro che percepiscono un imponibile lordo inferiore ai 1923 euro al mese. Previsto anche un taglio del 6% anche per coloro che hanno un imponibile lordo fino ad un massimo di 2692 euro, con il vantaggio in busta paga da circa 90 euro ad un massimo di 108 euro al mese.
Quale sarà la conseguenza? Su uno stipendio di circa 1000 euro netti, infatti, il guadagno sarà circa 1000 euro all’anno: in pratica, è come avere due volte la tredicesima, quindi niente male.
Buone notizie anche per le odiate aliquote IRPEF che passeranno da 4 a 3 rate: 23% fino ad un reddito di 28.000 euro, 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro ed infine 43% per i redditi superiori ai 50.000 euro.
Aumenta, invece, la soglia dei fringe benefit, che passano a 1000 euro per la generalitĂ dei dipendenti e 2000 euro per tutti coloro che hanno figli a carico. Per le mamme lavoratrici, invece, ci sarĂ un esonero di 100 euro dei contributi previdenziali fino ad un massimo di 3.000 euro per importo su base mensile.
Buone notizie anche per i premi produttivitĂ riconosciuti ai lavoratori, la cui aliquota verrĂ ridotta dal 10% al 5%. Insomma notevoli vantaggi per tutti i lavoratori.
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