Un evento inaspettato nel mondo delle criptovalute riaccende i riflettori sul mistero di Satoshi Nakamoto.
Il nome di Satoshi Nakamoto, negli ultimi anni, è diventato noto anche al di fuori del mondo delle criptovalute. La storia del creatore di Bitcoin, in effetti, è così suggestiva che stupisce pensare che nessuno l’abbia ancora usata come base per un film o una serie televisiva. D’altra parte, però, sarebbe probabilmente molto difficile raccontare una storia con così tanti punti oscuri e la cui verità, più di dieci anni dopo, non è ancora venuta a galla.
In questi giorni si è tornato a parlare con molta curiosità di questa persona (o gruppo di persone) a causa di un evento che ha scosso il mondo delle criptovalute: un ingente quantità di Bitcoin è stata versata su un portafoglio associato a Nakamoto. Questo avvenimento ha subito riacceso le discussioni sulla sua identità, tanto che addirittura il direttore di Coinbase, Conor Grogan, è intervenuto per dire la sua. Il mistero su quello che potrebbe essere uno degli uomini più ricchi del mondo, però, sembra ancora essere lontano dall’essere svelato.
Satoshi Nakamoto potrebbe essersi “svegliato”, ma rimane avvolto nel mistero
Il misterioso imprenditore ha dato vita ai Bitcoin nell’ormai lontano 2008, pubblicando il white paper intitolato “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System” e descrivendo per la prima volta come utilizzare una rete decentralizzata per creare un sistema di pagamento digitale peer-to-peer. Di fatto, Nakamoto ha implementato la prima blockchain e ha estratto il primo blocco di Bitcoin, noto come il blocco Genesis, nel gennaio 2009.
In questi primi giorni del 2024, proprio sul blocco Genesis sono stati depositati Bitcoin, il cui valore complessivo è di poco più di un milione di dollari. Questo movimento è stato il primo in oltre un decennio e ha quindi subito suscitato speculazioni da molti appassionati ed esperti del settore: secondo loro, Nakamoto potrebbe essersi “svegliato” dopo anni di silenzio.
Scomparso alla fine del 2010, il nome di Nakamoto è stato collegato a vari programmatori, sviluppatori e figure nel mondo dei cosiddetti cypherpunk (un movimento di attivisti che sostiene l’uso della crittografia per promuovere la privacy e la sicurezza personale online). Se Nakamoto è ancora vivo e se si tratta di un individuo o di un gruppo, rimane una domanda senza risposta ancora oggi.
Quello che è sicuro è che chiunque si nasconda dietro questo nome controlla una quantità di Bitcoin tale che lo colloca tra le persone più ricche del mondo. Si stima che Satoshi Nakamoto possieda oltre 1 milione di Bitcoin, il che significa che oggi potrebbe contare su una ricchezza che si aggira sui 50 miliardi di dollari.