Il 3 gennaio 2009 i bitcoin sono stati immessi per la prima volta sul mercato delle criptovalute: l’avvenimento ha diviso gli italiani in due poli, tra scetticismo e entusiasmo.
Per l’occasione Wall Street Italia ha deciso di raccogliere dati e informazioni inerenti l’andamento degli investimenti in Bitcoin da parte degli italiani, lanciando un sondaggio su Linkedin. Tra le domande poste è stato chiesto agli utenti se i loro investimenti stessero generando guadagni o perdite e di indicare il livello di vincita raggiunto.
Il sondaggio ha raccolto un buon favore da parte del pubblico. Nella realizzazione dello studio gli utenti hanno avuto la possibilità di scegliere al massimo tra 3 opzioni di risposta sul prezzo di acquisto disponibili, per non complicare l’interazione. Si parte da un minimo di 25.000 dollari, fino al massimo raggiunto di 69.000, con un valore medio a 45.000 dollari.
Dai dati emersi si evince che, considerando il valore attuale della criptovaluta a circa 43.420 dollari, chi ha acquistato Bitcoin al prezzo di 25.000 dollari, attualmente sta guadagnando il 73,68%, mentre per chi ha acquistato ad un valore pari 69.000 dollari, sta perdendo il 37,07%. Coloro infine che hanno acquistato Bitcoin ai valori di questi ultimi giorni, sta perdendo il 3,5%.
In base a quanto premesso nel paragrafo precedente, si evince che il 59% di coloro che hanno acquisito i Bitcoin per 25.000 dollari sta attualmente guadagnando il 73,68%, il 18% degli investitori che lo ha acquistato al prezzo massimo di 69.000 dollari sta perdendo il 37,07%, mentre il 23% che lo acquistato per 45.000 dollari sta invece perdendo solo il 3,5%.
In questa sede non vi diremo se conviene o meno investire i Bitcoin, ma sicuramente possiamo fornire i pro e i contro del perché conviene o meno farlo. Tra i pro troviamo ad esempio la valutazione del potenziale di crescita, considerando che la loro offerta è limitata e al contempo genera parere favorevole da parte delle istituzioni finanziarie e delle aziende.
Riscontrando parere favorevole da parte di istituti di credito e aziende private, il Bitcoin è indirettamente legittimato a crescere di interesse e quindi di valore. Inoltre, investendo in Bitcoin, è possibile proteggersi dalle fluttuazioni del mercato tradizionale attraverso l’inclusione di un asset che genera diversificazione del proprio portafoglio.
Al netto di ciò, investire in Bitcoin genera anche dei rischi, tra cui: elevata volatilità con forti oscillazioni di valore nel breve termine, inoltre il settore delle cripto è in rapida evoluzione e ciò potrebbe causare nel tempo la sostituzione del Bitcoin con una nuova valuta virtuale. Infine, ricordiamo che il settore delle criptovalute è relativamente giovane e soggetto a continui cambiamenti normativi.
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