Ai primi di dicembre il valore di Bitcoin ha avuto un’impennata improvvisa. Ora ci si chiede se si tratti di una bolla speculativa.
A distanza di qualche anno si sono verificate diverse variazioni repentine del valore di Bitcoin. Una nel 2013, seguita poi da valori record nel 2017 e nel 2021. Di recente però la criptovaluta è salita oltre i 44.000 dollari il 6 dicembre, un record dopo oltre un anno passato senza toccare i 40.000. Gli esperti di finanza si chiedono però cosa significhi questo evento.
Per capire cosa potrebbe essere successo meglio esaminare la storia del token. La sua ascesa iniziale era derivata sia dall’interesse da parte del pubblico che da parte delle istituzioni, ansiose di diversificare il proprio portafoglio. La tecnologia blockchain che si è dimostrata una garanzia di sicurezza nelle transazioni ha contribuito a rassicurare i più diffidenti verso il mercato cripto.
Ma investire nei Bitcoin comporta anche dei rischi da non sottovalutare, il primo dei quali è proprio la sua volatilità. Il suo valore può avere un’impennata come un crollo repentino a seconda di diversi fattori non sempre prevedibili. In più il quadro normativo relativo alle criptovalute è ancora in via di definizione e ogni legge potrebbe avere un impatto drastico.
Una bolla speculativa o un nuovo inizio per Bitcoin?
In questo quadro non è strano che l’ultimo valore record toccato dal token per molti sia solo il risultato di un fenomeno che esiste da secoli nel mercato finanziario. Si tratta della “bolla speculativa”, ossia di una crescita ingiustificata del valore di un bene dovuta a un circolo vizioso. La domanda sale, i prezzi aumentano e questo si ripercuote sulla domanda che cresce ancora.
Questo ciclo che si autoalimenta e arriva presto a un punto di rottura dove così come il valore si è alzato di colpo altrettanto rapidamente scende. Si dice allora che la bolla speculativa è scoppiata, anche se un’altra potrebbe ripresentarsi più avanti con la stessa dinamica. Nel caso di Bitcoin e delle altre criptovalute, che non hanno un valore intrinseco, tendono a essere più frequenti.
Il prezzo dei token infatti è quello che il pubblico è disposto ad attribuirgli, come se fossero rarità da collezionare. Il mondo dei social e degli influencer gioca un ruolo fondamentale nel guidare i trend degli utenti più giovani, anche al punto da generare una bolla di questo tipo.