Momenti di tensione pura tra la Sec e le altre criptovalute. Negli USA si sta scatenando una vera e propria guerra di mercato: ecco perché
Gli USA stanno incidendo ancora una volta sul mercato delle criptovalute. Il motivo questa volta è da ricercarsi in un conflitto vero e proprio, nato dai dissapori tra la Sec statunitense e le altre criptovalute presenti in circolazione. Coinbase è tra i nomi della lista, ma nell’occhio del ciclone ci potrebbero essere anche tante altre piattaforme.
I protagonisti di questo vero e proprio braccio di ferro sono numerosi, ragion per cui le informazioni a disposizione dovranno essere approfondite ulteriormente, per saperne di più. Se volete capire quale direzione potrebbero prendere le criptovalute dopo questo avvenimento, siete decisamente nel posto giusto.
Quando si parla di Sec statunitense, si fa riferimento all’acronimo “Securities and Exchange Commission”. Si tratta dunque dell’organo che regolamenta i mercati finanziari negli Stati Uniti, tra cui anche le criptovalute. Il loro intervento è costante, e il mandato ottenuto ormai 7 anni fa si sta per avvicinare al suo ennesimo rinnovo.
L’obiettivo di questa organizzazione è quello di regolamentare il mercato attraverso delle norme giudiziarie. Ma si sa, la burocrazia può avere delle tempistiche molto lunghe, e questo è esattamente quello che succederà. Difficile dunque, che il 2024 possa rivelare chi possa uscire vincitore da questo scontro senza sosta.
Nell’occhio del ciclone, come detto sopra, i nomi sono tanti, da Binance a Kraken. Su tutti spicca però Coinbase, ovvero la piattaforma di criptovalute più seguita in circolazione. La stessa piattaforma è stata accusata dalla Sec, rea di aver violato alcune leggi riguardanti la tutela degli investitori. Un crimine che, se dovesse venire confermato, comporterebbe delle conseguenze davvero pesanti per la società.
Il mese di gennaio sarà determinante, dato che la stessa società cercherà di respingere queste accuse nelle sedi opportune. E se per caso dovesse venire confermato quanto sostenuto dalla Commissione, per il settore delle criptovalute sarebbero dolori. Si parla di un’associazione che ha avviato ben 55 procedimenti legali contro le criptovalute.
Ci sono comunque delle chance di vittoria, dato che le principali aziende che operano in questi mercati dispongono di ingenti quantità di denaro. E si tratta di somme abbastanza grandi da poter ingaggiare gli avvocati migliori in circolazione, intavolando così un vero e proprio valzer di ricorsi in caso di condanna. Per la stessa Sec, dunque, quelli in arrivo a breve potrebbero essere tempi davvero duri.
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