A partire da questo mese nuove regole per l’accesso alla pensione di vecchiaia ordinaria a 67 anni. Vediamo cosa cambia per i nati nel 1957.
Anno nuovo e regole nuove per accedere alla pensione di vecchiaia. Con la legge di Bilancio 2024 il Governo Meloni ha introdotto modifiche importanti che riguardano chi è nato nel 1957.
Non si può mai dire l’ultima parola quando si parla di pensioni che, ad oggi, nel nostro Paese restano il più grande nodo da risolvere. Una riforma previdenziale strutturale non è stata fatta ma, con la legge di Bilancio 2024, l’Esecutivo di Giorgia Meloni ha introdotto parecchie novità sul fronte delle pensioni.
Novità che riguardano anche i nati nel 1957, cioè coloro che quest’anno spegneranno 67 candeline e potranno, quindi, accedere alla pensione di vecchiaia. Ma, non tutti lo sanno, il Governo ha modificato i requisiti d’accesso alla pensione di vecchiaia ordinaria. Vediamo quali sono le novità e i nuovi requisiti che dovranno soddisfare i nati nel 1957 per potere finalmente smettere di lavorare.
Pensione a 67 anni: ecco i nuovi requisiti
Con il 2024 cambiano tante cose nell’ambito previdenziale. Il Governo ha modificato i requisiti per accedere ad alcune misure di pensione anticipata ma anche per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria.
Per poter accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria l’età anagrafica resta ferma a 67 anni anche nel 2024 così come restano 20 gli anni di contributi necessari. È stato modificato, però, un requisito fondamentale. Fino al 31 dicembre 2023, per andare in pensione a 67 anni non era sufficiente avere 20 anni di contributi: era necessario anche aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale.
Il Governo Meloni ha eliminato quest’ultimo requisito. Nel 2024 potranno accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria tutti coloro che avranno raggiunto i 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Non solo: nel 2024 potrà accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria con i suddetti requisiti anche chi ha iniziato a versare i contributi dopo il 1995, cioè i cosiddetti “contributivi puri” senza limite minimo di importo dell’assegno previdenziale. Pertanto, quest’anno, accedere alla pensione di vecchiaia sarà un po’ più facile.
Possono andare in pensione a 67 anni anche coloro che hanno appena 15 anni di contributi ma solo se rientrano in una delle tre deroghe Amato. Le tre deroghe hanno stabilito che si può accedere alla pensione a 67 anni con 15 anni di contributi se sono stati versati entro il 31 dicembre 1992 oppure se l’Inps ha autorizzato il versamento dei contributi volontari entro il 31 dicembre 1992.
Oppure si può accedere alla pensione a 67 anni con 15 anni di contributi se il primo contributo è stato versato almeno 25 anni prima dalla richiesta di pensionamento e se, per almeno 10 anni, una persona non ha lavorato per tutte le 52 settimane dell’anno. Infine chi ha svolto lavori usuranti e ha almeno 30 anni di contributi può accedere alla pensione a 66 anni e 7 mesi fruendo di Quota 97,6. Deve trattarsi però di 30 anni di contributi effettivi e non figurativi.