Nuovo anno, buoni propositi: avete intenzione di acquistare casa e non sapete se conviene più il mutuo fisso o variabile? Parola agli esperti!
Se si sta valutando la scelta di un mutuo nel 2024, è importante prendere in considerazione se convenga optare per un tasso fisso o variabile. Un mutuo a tasso fisso offre la stabilità di un’allettante aliquota di interesse che rimane invariata per tutta la durata del finanziamento. Ciò significa che i mutuatari possono conoscere con certezza l’importo della rata mensile per l’intero periodo di rimborso.
D’altro canto, un mutuo a tasso variabile prevede un tasso di interesse che può fluttuare nel tempo a seconda di parametri e indicatori specifici. Questo può comportare variazioni nel costo delle rate nel corso del tempo e quindi una certa incertezza per il mutuatario.
Mutuo variabile o fisso? Quale conviene
Nel 2024, ci sono considerazioni importanti da tenere a mente per fare una scelta informata. Ad esempio, è possibile che i tassi di interesse Euribor vengano ridotti per sostenere un’economia in difficoltà, rendendo così i mutui a tasso variabile più convenienti. Questo potrebbe essere un vantaggio per chi intende investire a lungo termine e desidera evitare decisioni basate su reazioni emotive a breve termine.
Tuttavia, nel lungo periodo, un passaggio a un mutuo a tasso fisso o una surroga potrebbero rivelarsi più costosi. Ad esempio, l’Irs, parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso, ha registrato un aumento significativo nel suo valore rispetto all’inizio del 2022. Questo potrebbe influire anche sulle richieste di nuovi mutui, poiché rate più elevate potrebbero rendere più difficile ottenere un mutuo a tasso fisso.
Le simulazioni fornite dalle banche indicano che il costo delle rate per un mutuo da 100.000 euro a tasso fisso per 20 anni varia tra 586 euro e 608 euro, a seconda delle condizioni della banca. Per lo stesso mutuo con una durata di 25 anni, la rata mensile può oscillare tra 507 e 525 euro. Ogni scelta comporta rischi, che devono essere attentamente valutati
Prima di prendere una decisione, è consigliabile considerare anche un mutuo a tasso misto o esaminare la possibilità di allungare la durata del mutuo per ridurre la rata mensile o valutare un mutuo variabile con tutti i relativi rischi. È importante tenere conto dei consigli delle banche ed esperti nel settore per il 2024.
In condizioni di normalità, l’opzione a tasso variabile risulta generalmente più conveniente al momento della stipula di un mutuo, soprattutto quando i tassi d’interesse si stabilizzano o iniziano a diminuire. Tuttavia, affidarsi esclusivamente a previsioni semplici può essere rischioso. La scelta del tipo di mutuo richiede una valutazione ponderata, specialmente se si ritiene che i tassi siano vicini ai massimi e si prevede una tendenza al ribasso nei mesi successivi.
Un esempio pratico può aiutare a illustrare la differenza tra tassi variabili e fissi. Considerando un finanziamento di 140.000 euro per un’abitazione del valore di 200.000 euro, per un mutuo a tasso fisso a 20 anni, la media dei cinque tassi più convenienti presenta un tasso nominale del 3,81% e un tasso effettivo del 4,04%, con una rata di 834,42 euro.