La Cina sta già muovendo grandi passi nel campo della blockchain, tracciando un percorso che altri stati potrebbero ben presto seguire.
La blockchain si è fatta conoscere inizialmente come una tecnologia associata alle criptovalute. Negli ultimi anni, invece, sta trovando applicazioni in settori anche molto diversi rispetto a quello finanziario.
Conosciuta per la sua capacità di offrire sicurezza, trasparenza e decentralizzazione, la blockchain si sta affermando come utile strumento per una vasta gamma di sfide tecnologiche e logistiche, al punto che anche molti governi stanno considerando la possibilità di usarla per rivoluzionare il modo in cui le informazioni pubbliche vengono gestite e condivise.
Una di queste nazioni è la Cina, un paese che ha mostrato un crescente interesse per l’uso della blockchain in ambiti governativi e amministrativi. L’ultima novità, annunciata proprio in questi giorni, segna l’ennesimo passo in avanti negli utilizzi di questa tecnologia, ma desta anche i soliti dubbi sulla sicurezza dei dati personali delle persone che utilizzano questi sistemi.
La proposta della Cina è ambiziosa e all’avanguardia, ma anche piuttosto inquietante
La Cina ha annunciato il suo ambizioso piano: vuole sfruttare la tecnologia blockchain per verificare l’identità dei suoi 1.4 miliardi di cittadini. Secondo l’annuncio del Blockchain-based Service Network (BSN), un ente governativo cinese, il progetto è finalizzato a creare un sistema di identità digitale decentralizzato, denominato RealDID.
Il lancio del servizio RealDID consentirà agli utenti di registrarsi e accedere ai siti web in modo anonimo utilizzando indirizzi DID e chiavi private, garantendo che i dati aziendali e le transazioni rimangano disconnessi dalle informazioni personali.
Il governo cinese descrive RealDID come il primo sistema di identità decentralizzato a livello nazionale al mondo. In effetti, è un chiaro esempio della crescente convergenza tra tecnologie emergenti e governance, una collaborazione che in futuro segnerà un cambiamento significativo nel modo in cui le informazioni personali vengono gestite a livello statale.
Tuttavia, l’adozione di questo piano non è priva di controversie. La preoccupazione per la privacy dei dati e la sicurezza informatica è un argomento di grande interesse a livello globale. Negli Stati Uniti, ad esempio, è stato proposto un disegno di legge bipartisan che vieterebbe ai funzionari del governo federale di utilizzare blockchain prodotte in Cina. Questa mossa mira a mitigare i rischi per la sicurezza nazionale e dimostra quanto ancora poco il resto del mondo si fidi della Cina.