Svolta per il 2024, l’Europa diventa l’ombelico del mondo delle criptovalute per una nota piattaforma: ecco i vantaggi.
La solita volatilità non può dare certezze, impossibile quando ci si trova di fronte a un bene virtuale che non può essere una moneta dallo stesso valore ieri, oggi e domani, almeno finché si chiamerà così. Vedi gli euro.
Le criptovalute cambiano di prezzo, fin troppo spesso in un amen, va azzeccato l’investimento in un determinato contesto, come quello attuale: basti pensare ai bitcoin, sopra i 40mila dollari relativamente da un bel po’, nonostante qualche turbolenza da foschi presagi. C’è un altro dato da tenere in considerazione per questo nuovo magic moment dei bitcoin, ma anche Ethereum.
Una gigantesca piattaforma per criptovalute sarebbe stanca (dei guai) degli Stati Uniti, a tal punto che vuole puntare tutto in Europa. Una mossa che può portare vantaggio per tutti gli investitori del Vecchio Continente, soprattutto nel 2024.
La gigantesca piattaforma per criptovalute ottiene l’approvazione in Francia. E le azioni s’impennano
Così, mentre le azioni legate alle criptovalute sono sotto accusa negli Stati Uniti, in altri paesi stanno mostrando il loro momento migliore da qualche anno a questa parte. Un discorso che si può accostare a Coinbase, una società di scambio di beni digitali californiana fondata a giugno 2012 da Brian Armstrong e Fred Ehrsam. In questi 11 anni di attività si sono scambiati ovviamente bitcoin, ma anche Ethereum, Ripple, Litecoin e altri beni digitali con valute di corso legale in 32 nazioni, con transazioni bitcoin e di deposito in 190 nazioni.
Negli ultimi tre anni questa gigantesca piattaforma non è solo quotata al Nasdaq diventando una public company, ha ottenuto una licenza in Francia e sta lavorando per migliorare la sua posizione europea. Una mossa che ha portato già degli enormi vantaggi. È bastato sapere del suo sbarco in Francia per far impennare le azioni Coinbase in Borsa, oltre il 3,5%. Il placet dell’AMF, l’autorità francese di regolamentazione dei mercati, ha fatto il resto.
Ai ferri corti con la SEC negli USA, Coinbase si è “spostata” in Francia portando con sé una ventata di ottimismo, grazie soprattutto a un’operazione resa possibile dalla chiarezza normativa che sembra attirare sempre più i CEX di oltreoceano, con il Markets in Crypto Assets e una maggiore tutela per tutti gli investitori. Invece di dover registrarsi presso ogni mercato dell’UE, inoltre, le società crypto ora possono ottenere una licenza VASP valida per tutta l’Unione, e non può che essere considerato un (altro) vantaggio. Ed è qui che Coinbase vuole mostrare la sua forza, ciò che attualmente negli Stati Uniti è il suo lato oscuro.