Congedo di 2 anni con legge 104: per chi non ha la residenza ma abita vicino può fare domanda all’INPS?

Chi non ha la residenza ma abita vicino può richiedere il congedo di 2 anni all’Inps con la Legge 104: arriva la risposta ufficiale. 

Spesso è un argomento di discussione il congedo straordinario della durata di due anni previsto dalla Legge 151, conosciuto anche come congedo 104. Questo rappresenta uno strumento importante per tutti coloro che fanno da caregiver e che si occupano di familiari con gravi disabilità. Il beneficio è comunque vincolato a determinati requisiti.

Congedo legge 104 domanda INPS
La risposta sul congedo di 2 anni con legge 104 – Credits: Ansa Foto – Crypto.it

Sono diversi i dubbi dei beneficiari che spesso si legano alla possibilità di usufruire del congedo 104 pur non vivendo nello stesso appartamento del familiare disabile. Proprio questa situazione richiede una valutazione attenta di tutti quelli che sono i criteri stabiliti dalla legge. Bisognerà quindi capire prima cos’è il congedo straordinario della legge 151 e cosa permette a tutti i caregiver che ne beneficiano e poi successivamente vedere se è possibile estenderlo anche per chi non ha residenza ma abita vicino.

Il congedo straordinario della legge 151 permette a tutti i caregiver di assentarsi dal lavoro per un massimo di due anni. Grazie a questo provvedimento sarà possibile prendersi cura di un familiare con grave disabilità. Allo stesso tempo è fondamentale sottolineare che il periodo di congedo non solo è retribuito, ma ha anche decorrenza immediata dalla data di presentazione della domanda. Ad ogni modo per godere di questo beneficio bisognerà possedere diversi requisiti.

Congedo di 2 anni con legge 104, può accedere chi non ha residenza ma abita vicino? Tutti i requisiti

Tutti coloro che vogliono godere del congedo di 2 anni con legge 104 dovranno quindi rispettare dei requisiti specifici. Infatti per prima cosa il caregiver deve essere un lavoratore dipendente assistere un familiare riconosciuto ai sensi dell’articolo tre, comma tre, della Legge 104, seguire l’ordine di priorità stabilito dalla normativa e, cosa più importante, convivere con il familiare disabile grave.

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Tutte le eccezioni per ricevere il congedo Legge 104 – Credits: Ansa Foto – Crypto.it

Proprio il requisito della convivenza è collegato al diritto al congedo retribuito, con la legge che stabilisce come in generale convivere significhi avere la stessa residenza anagrafica andando quindi a coabitare nello stesso luogo, ovviamente con stesso indirizzo e numero civico. Nonostante tutto esistono alcune eccezioni a questo obbligo di convivenza.

Infatti i genitori che assistono un figlio disabile sono esenti da questa condizione, così come coloro che richiedono una dimora temporanea con iscrizione per un massimo di dodici mesi nello schedario della popolazione temporanea del Comune di residenza del disabile. Quest’ultima eccezione è concessa solo se chi assiste e chi è assistito risiedono in Comuni diversi.

Per tutti coloro che non possono convivere direttamente con un disabile è necessario che i caregiver e il familiare disabile abitino nello stesso edificio, con lo stesso numero civico e Via. Solo così sarà possibile quindi ricevere il congedo di 2 anni con legge 104 anche quando non si ha la stessa residenza del disabile ma che comunque abita vicino.

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