Nuove e inquietanti dichiarazioni sulla possibilità che i telefoni possano spiare le nostre conversazioni in qualsiasi momento.
Da ormai qualche anno i nostri smartphone sono stati tutti dotati di assistenti vocali in grado di ascoltare e soddisfare le nostre richieste. Per fare questo, nei moderni dispositivi vengono implementati dei microfoni in grado di ascoltare ogni singola parola che diciamo.
Molte persone hanno quindi cominciato a preoccuparsi per il fatto che questi microfoni potrebbero ascoltare non solo le nostre richieste, ma anche le conversazioni di tutti i giorni, e usare i dati che raccolgono in modi poco leciti.
Le compagnie hanno sempre dichiarato che i dispositivi ascoltano solo quando lo permette o lo richiede l’utente: in genere, gli assistenti vocali cominciano ad ascoltare solo nel momento in cui una persona li chiama attraverso la cosiddetta “wake word”, come “Hey Siri” o “Hey Google”. Purtroppo, però, di questo nessuno può averne davvero certezza e le recenti dichiarazioni di un esperto del settore non fanno altro che aumentare queste preoccupazioni.
I telefoni ci spiano? La domanda senza risposta
Il dibattito su questo argomento si è riacceso dopo che nel podcast americano 404 Media un esperto del settore ha rilasciato dichiarazioni decisamente preoccupanti. Stiamo parlando di Andy Galeshahi, imprenditore e co-fondatore di MindSift AI, ha affermato che la pratica dell’ascolto attivo è molto diffusa tra le aziende, che usano poi le informazioni che raccolgono in questo modo per creare annunci pubblicitari personalizzati per gli utenti.
Secondo Galeshahi, alcune aziende ascolterebbero molto più di quello che fanno credere agli utenti. Potrebbe essere proprio questo il motivo per cui spesso ci si trova davanti la pubblicità di un prodotto di cui si è appena parlato a voce con qualcuno vicino a noi. La prospettiva di Galeshahi è effettivamente realistica, ma è bene sottolineare che si tratta di una sua teoria e che ci sono anche diversi fatti che potrebbero smentirla.
Prima di tutto, i moderni dispositivi permettono all’utente un controllo molto rigido sulla possibilità del microfono di ascoltare quello che ha intorno. I più sospettosi credono che si tratti comunque di una farsa e che in realtà i telefoni ci ascoltano anche quando togliamo i permessi ai microfoni direttamente dalle impostazioni.
Anche in quel caso, però, diversi esperti informatici affermano che se davvero i telefoni ascoltassero le nostre conversazioni 24 ore su 24, dovrebbero essere dotati di una potenza di calcolo davvero notevole, una circostanza decisamente più improbabile.
Per il momento, quindi, non esiste alcune certezza a proposito di questo tema. L’utente non può fare altro che fidarsi di quanto dichiarano le aziende, se vuole mantenere nella sua quotidianità questi strumenti. Di certo, spostare il telefono in un’altra stanza quando si ha una conversazione di notevole importanza è sempre una tecnica efficace e raccomandata.