Arriva il blocco assegno per Naspi a partire da gennaio del prossimo anno. L’Inps ha lanciato il messaggio con tutte le indicazioni a riguardo.
Sono diverse le novità in arrivo dal prossimo anno, con il governo pronto a bloccare l’assegno Naspi a partire da gennaio. Attraverso un messaggio l’INPS ha dato tutte le indicazioni sul caldo tema, rivelando ogni tipo di indicazione per ottenere il bonifico alla scadenza di ogni mese.
In queste ore l’Inps ha fornito delle anticipazioni per quanto riguarda i beneficiari dell’indennità di disoccupazione e che contemporaneamente svolgono attività di lavoro autonomo. Per questa platea sarà importantissimo compiere il passaggio necessario per garantire la compatibilità della Naspi con il reddito da lavoro autonomo. Alcuni percettori possono mantenere la Naspi anche svolgendo attività autonoma, a patto che il reddito annuo derivante da questa attività non superi l’importo delle detrazioni previste dal Testo Unico delle imposte sui redditi (Tuir) ovvero fino a un massimo di 5.500 euro.
Allo stesso tempo l’Inps ha specificato che è obbligatorio comunicare i redditi percepiti nel 2024. Questo obbligo riguarda coloro che svolgono attività di lavoro autonomo con partita Iva, ma anche coloro che sono iscritti alla Gestione separata INPS, hanno un ruolo in una società di persone/capitali, sono iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti o svolgono attività lavorative parasubordinate, subordinate, occasionali. Sono diverse le novità in arrivo con il prossimo anno.
Blocco assegno Naspi, cosa cambia da gennaio 2024: il chiarimento dell’Inps
La comunicazione del reddito presunto deve essere effettuata entro un mese dall’inizio dell’attività o entro un mese dalla domanda Naspi se l’attività è già avviata. Questa comunicazione deve essere rinnovata ogni anno, entro il 31 gennaio dell’anno a cui i redditi fanno riferimento. Per effettuare questa comunicazione è possibile utilizzare il modello Naspi/Com e inviarlo attraverso un intermediario, come un caf, o autonomamente tramite l’apposito servizio nell’area MyINPS riservata alla Naspi.
Chi omette di dichiarare il reddito presunto per il 2024 vedrà la sospensione della prestazione Naspi alla data del 31 dicembre 2023. Tuttavia, coloro che nel 2023 hanno comunicato un reddito pari a zero e che non prevedono variazioni nel 2024 sono esentati dall’obbligo di comunicazione. Per quanto riguarda la dichiarazione del reddito effettivo, questa deve essere effettuata entro il 31 gennaio 2024.
La valutazione definitiva avviene successivamente, una volta terminato il periodo d’imposta. Coloro che non effettuano la dichiarazione devono comunicare i redditi effettivi tramite il modello Naspi/Com entro il 31 marzo dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. Il consiglio è quello di inviare questa comunicazione anche nel caso in cui si preveda di presentare la dichiarazione dei redditi. In questo modo potrai anticipare i tempi ed evitare sospensioni inaspettate della Naspi.