Come accade per moltissimi altri settori, anche chiudere un conto corrente potrebbe non essere molto conveniente.
Quando si firmano pagine e pagine di contratti, spesso non facciamo caso alle piccolissime clausole presenti, e questo lo sanno bene anche coloro che inventano i contratti stessi. Presentandoci ad una banca veniamo sempre accolti con grandi sorrisi, e gli operatori offrono i più disparati vantaggi rispetto – ad esempio – ad altri istituti di credito. Ma l’esperienza insegna che non sempre tutto ciò che luccica è oro.
Infatti potremmo trovarci di fronte a (amare) sorprese quando desideriamo chiudere il conto. Esigenza che può capitare in qualsiasi momento e per i più disparati motivi. Ma vediamo come funziona la procedura e quanto e se ci costerà del denaro.
Ecco cosa succede quando vogliamo chiudere un conto corrente
Come accennato, spesso i conti ci vengono venduti come “zero spese” ma questa affermazione è lontana dalla realtà; a maggior ragione se abbiamo uno di quei conti vecchi, aperti da tantissimi anni.
Per quanto riguarda invece la procedura, la chiusura di un conto è semplice perché basterà recarsi in filiale. Laddove non sia possibile, solitamente tramite l’home banking sono disponibili le procedure online. In linea generale, dal momento della richiesta di chiudere un conto, la Banca deve rispettare il tempo massimo previsto, ovvero 12 giorni lavorativi. Se l’Istituto di credito non chiude il conto entro questo lasso di tempo il titolare dello stesso ha anche il diritto a un risarcimento.
In conclusione, purtroppo la chiusura di un conto corrente non è mai completamente gratuita, anche se il conto era stato venduto come “zero spese”.