Il pensionamento anticipato sembra essere un’utopia, viste le novità introdotte dal governo e le limitazioni, in realtà è ancora possibile.
Uscire prima dal mondo del lavoro è un diritto, in molti casi, del cittadino. Oltre quelle che sono le sezioni agevolate ovvero le categorie professionali a rischio che hanno il beneficio del prepensionamento, ci sono anche altre condizioni che rendono questa scelta possibile.
Ovviamente dipende tutto non solo dalla propria carriera e quindi anche dal numero di contributi versati ma dall’esistenza di una molteplicità di questioni legate all’età, alle proprie condizioni e anche al reddito che si va a maturare in fase di pensionamento.
Pensione anticipata fino a 6 anni prima: come fare
La pensione di vecchiaia al momento viene corrisposta all’età di 67 anni, questa però nel tempo può subire dei cambiamenti che sono legati all’aspettativa di vita. Più il dato cresce e quindi si allunga l’esistenza o almeno la prospettiva, più anni si aggiungono all’età per l’uscita dal mercato del lavoro.
Questo è il sistema che però vige in Italia, all’estero c’è grande attenzione a costruire la propria pensione non solo versando i contributi ad un fondo ma occupandosi anche di altri paletti che sono importanti e che possono garantire e facilitare questo passaggio. È importante quindi mettere soldi da parte e farli fruttare in modo idoneo, investendo, ma anche andare a valutare l’acquisto di un immobile per non dover pagare durante la vecchiaia l’affitto. Quindi il principio è costruire con una serie di tasselli il proprio domani. In Italia questo concetto vige meno ma negli ultimi anni sta prendendo il sopravvento e quindi si aprono strade alternative.
Oltre la pensione di vecchiaia che viene corrisposta ad un’età fissa, salvo rari casi, vi è la possibilità di creare il proprio fondo pensione. In questo modo non solo si va ad ampliare il credito che si riceverà una volta maturata la stessa ma sarà possibile anche andare in pensione anticipata fino a 10 anni prima. Non tutti i sistemi lo consentono quindi all’atto della sottoscrizione bisogna valutare uno strumento che permetta il prepensionamento. La media effettiva è di 6 anni prima ma si arriva fino a 10. La cosa fondamentale in questo caso è che questo strumento funga da ponte per la pensione di vecchiaia tradizionale. Non solo anticipa quindi l’uscita dal mercato del lavoro ma permette poi di avere più soldi ogni mese.
Ognuno può scegliere quanto versare, andando anche a dichiarare annualmente la spesa nel 730 per ricevere il rimborso e quindi risparmiare ulteriormente sui costi.