Bisogna fare attenzione alla busta paga e le festività natalizie, perché potrebbero fregarti. Ecco come controllare.
A dicembre bisogna fare particolare attenzione alla busta paga e alla presenza delle festività natalizie. Infatti durante il mese di dicembre si concentrano diverse festività che devono essere gestite nel migliore dei modi all’interno del cedolino della paga. È importante che il lavoratore impari ad individuare queste festività, per controllare che non ci siano errori.
Nella busta paga di dicembre devono essere conteggiate anche le festività natalizie soprattutto se cadono di domenica o di sabato. La legge è piuttosto chiara in merito alle festività che cadono in un giorno non lavorativo: devono essere retribuite ed inserite in busta paga.
Poiché a dicembre si sono numerose festività, a partire dalla Immacolata Concezione fino ad arrivare a Santo Stefano, è importante che il lavoratore sappia leggere la propria busta paga per controllare che tutti gli elementi siano stati inseriti correttamente.
Busta paga e le festività natali: ecco cosa devi controllare
La busta paga di dicembre è diversa rispetto alle altre busta paga: oltre alla presenza della tredicesima ci sono anche numerose festività che vanno conteggiate in maniera corretta. Secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza italiana, le giornate festive prevedono che determinate categorie di lavoratori si astengono dal lavoro per poter fruire della ricorrenza. Tuttavia quest’opportunità non deve rappresentare un pregiudizio economico.
In Italia, sono previste una serie di festività nazionali, civili e religiose alla quale si va ad aggiungere il Santo patrono della città in cui ha sede l’azienda per la quale si lavora. Ma nel mese di dicembre ci sono molte festività, in particolare se ne contano tre:
- l’8 dicembre, l’Immacolata Concezione
- il 25 dicembre, il Santo Natale
- il 26 dicembre, Santo Stefano.
Nel 2023 queste festività cadranno tutte quante in giornate infrasettimanali, ovvero in giornate che normalmente sono considerate lavorative. Sotto l’aspetto retributivo, quando si prende in considerazione una festività bisogna distinguere tra due possibili ipotesi:
- la giornata festiva prevede che il lavoratore presti regolarmente servizio
- la giornata festiva cade in una giornata non lavorativa.
Nel primo caso i contratti collettivi nazionali prevedono una maggiorazione della paga giornaliera, quando il lavoratore è chiamato a prestare la sua attività professionale in una giornata festiva da calendario.
Se invece la festività cade in una giornata non lavorativa, ad esempio di sabato o di domenica, il lavoratore non può fruire della giornata di riposo. Per questo motivo, i contratti collettivi nazionali prevedono che in quel mese venga aggiunta una giornata retribuita in più. In pratica, poiché il lavoratore non ha potuto godere di una giornata di riposo, con la festività in una giornata non lavorativa, egli ha il diritto ad essere indennizzato con il pagamento di una giornata extra.