Come cambia l’ex bonus Renzi nel 2024? Vediamo quali sono le novità legate agli importi e ai requisiti
Si chiamava Bonus Renzi, poi è stato ‘rinominato’ Trattamento Integrativo e nel corso degli anni sono andati variando importi e fasce di reddito per ottenerlo. Ma cosa succederà nel 2024?
L’erogazione, che arriva direttamente sulla busta paga dei lavoratori aventi diritto, potrebbe mutare ancora in alcune delle sue caratteristiche. Prima di tutto una buona notizia: è stato confermato anche per il prossimo anno e non varierà la platea dei beneficiari, ovvero coloro che rispettano il limite di reddito richiesto per ottenerlo.
Ma vi saranno comunque alcune variazioni che è bene conoscere per non farsi trovare impreparati. Andiamo con ordine: i 100 euro erogati in busta paga sono quelli che vanno a formare l’ex bonus Renzi e sono stati oggetto di alcune novità nell’anno 2023, modifiche che hanno fatto seguito a quelle delle aliquote e degli scaglioni Irpef, diventati quattro.
Considerato il fatto che nel 2024 è stata determinata una loro ulteriore riduzione in tre scaglioni con relative aliquote, anche il trattamento integrativo verrà conseguentemente rideterminato in alcune delle sue variabili; il motivo è legato, in particolare, al cambiamento dell’imposta lorda dovuta e quindi al calcolo per il diritto a ricevere l’extra introito in busta paga.
La detrazione nel 2021 prevedeva un credito Irpef di 100 euro in busta paga per i redditi fino a 28mila euro e una detrazione per redditi fino a 40mila euro rispettivamente da 97 a 80 euro per quelli tra 28.001 e 25mila e da 80 euro a 0 per gli altri.
Nel 2022 il bonus è stato erogato secondo regole diverse ma sempre fino ai 28mila euro. Nel 2023 il limite è stato ridotto a 15mila euro mentre per l’altra fascia fino a 28mila è stato riconosciuto solo nei casi nei quali le imposte dovute venivano superate dalle detrazioni spettanti.
Per quanto riguarda il 2024 nulla cambierà fino ai 15mila euro di reddito, ad eccezione del fatto che la no tax area salirà a 8500 euro pertanto al di sotto di questa cifra non lo si percepirà. Per gli altri i 100 euro in busta paga verranno corrisposti solo nel caso in cui le detrazioni da lavoro siano inferiori all’imposta lorda, da cui sottrarre 75 euro. La modifica è conseguente alla variazione della no tax area ma la platea dei beneficiari, in ogni caso, non varierà.
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