Donare casa ai figli riservandosi l’usufrutto è la soluzione ideale per evitare il testamento

La donazione dell’immobile ad oggi è la soluzione ideale per evitare il testamento, con possibilità di usufrutto finché si è in vita.

Questo schema è quello da prediligere quando si tratta di un immobile in cui la persona vive o in cui potrebbe voler o dover vivere in futuro. Rispetto al classico testamento, la donazione in vita evita qualunque forma di problema successivamente all’atto, non può essere infatti impugnato perché viene fatto in vita.

usufrutto casa testamento
Quando l’usufrutto è la soluzione migliore (crypto.it)

Il testamento invece è molto più articolato, soprattutto quando ci sono più beneficiari o magari quando si vogliono escludere alcuni figli. Si rischia poi che la causa diventi lunghissima, infinita e dispendiosa. Diversamente, per quanto riguarda la donazione, non ci sono particolari difficoltà ma è sempre utile tutelarsi con l’usufrutto.

Donazione della casa con usufrutto: l’alternativa migliore al testameto

I genitori che desiderano lasciare in eredità ai propri figli un immobile devono da un lato studiare la soluzione economica migliore e, dall’altro, capire anche quale potrebbe idonea dal punto di vista pratico, prevenendo ogni possibile difficoltà su piani differenti.

Donare casa ai figli
Come donare casa ai figli senza intoppi (crypto.it)

Pianificare una donazione con riserva di usufrutto è sicuramente la cosa che meglio va a tutelare colui che possiede l’immobile. È uno strumento che di fatto dichiara il passaggio della proprietà della casa ad un’altra persona ma obbliga questa a lasciarla in uso all’usufruttuario fino a quando questo è in vita. Questo sistema è utile anche laddove i genitori vogliano comprare una casa per i figli e pagarla molto meno del suo valore, basta infatti vedere quali sono gli immobili con usufrutto quindi che hanno anche già una rendita, costano poco e domani saranno un vero affare.

La scadenza dell’usufrutto non è però sempre legata al decesso della persona quindi bisogna comunque fare un contratto in cui si inserisce la necessità specifica, ad esempio un tot di anni. In generale la pratica migliore è ovviamente legare la stessa alla vita dell’usufruttuario, per eliminare ogni problema. In questo caos si applica l’usufrutto “vita natural durante”. È possibile inoltre scegliere se questo deve essere congiuntivo o successivo.

Queste due tipologie si applicano alla modalità semplificata, poi ce ne sono molte altre tra cui scegliere. Quello di tipo congiuntivo è un diritto che viene fatto a più persone quindi si dona in eredità il bene magari a diversi figli. La tipologia successiva invece è quando il donante determina l’usufrutto che viene applicato prima al donante e poi ad un altro soggetto dopo di lui, quindi in caso di sua scomparsa o laddove scelta di non andare ad utilizzare quella casa.

Quindi ad esempio laddove si voglia intestare la casa ad un solo figlio ma si decida di fare l’usufrutto per sé e poi per un altro figlio. Questa è, al netto di tutte le specifiche e individuali esigenze, la formula migliore da poter applicare per gli immobili.

Gestione cookie