Quali sono le prossime scadenze tributarie in arrivo, un breve promemoria per ricordare tutti gli appuntamenti fiscali.
Ci siamo, l’anno si appresta a vivere le sue ultime settimane, ma il calendario fiscale resta fitto di appuntamenti da non dimenticare assolutamente. Ricordiamo che si rischiano sanzioni amministrative di una certa rilevanza, quindi meglio fissare le date per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Vale la pena sottolineare come il mese appena concluso aveva proprio negli ultimi giorni delle scadenze molto importanti che certamente hanno polarizzato l’attenzione dei contribuenti. Si parla della conclusione della stagione della dichiarazione dei redditi 2023 con il 30 novembre scadenza per l’invio del modello Redditi. Stessa data per il pagamento della cedolare secca sulle locazioni, per la comunicazione della liquidazione Iva, per i versamenti Irpef e Irap 2023.
Appuntamenti fiscali da segnare sul calendario
Iniziamo questa carrellata sulle scadenze fiscali di dicembre con il pagamento della seconda rata della rottamazione quater fissata al 7 dicembre, giovedì, compresi i 5 giorni di tolleranza previsti dalla norma. Saltare l’appuntamento è rischioso: si decade infatti dalla sanatoria. Altro appuntamento importante il 18 dicembre con il versamento del saldo Imu.
La scadenza reale è il giorno 16, ma cadendo di sabato è possibile saldare fino alla giornata di lunedì 18. Pagando nei termini si evitano maggiorazioni e interessi, per la tassa che interessa proprietari di immobili a fini abitativi (con esclusione della prima casa se non di lusso), terreni fabbricabili, aree agricole.
Il giorno 20 dicembre, mercoledì, scade la possibilità di rientrare nella proroga concessa per regolarizzare i versamenti omessi del ravvedimento speciale. Infatti il termine originario era il 30 settembre sabato, slittato al 2 ottobre lunedì, ma era stato concesso un rinvio dei termini, al 20 dicembre appunto.
Quindi versando in un‘unica soluzione i pagamenti dovuti per il ravvedimento speciale il 20 dicembre, si può rientrare ancora nella sanatoria concessa. Altra scadenza da ricordare assolutamente è quella relativa al versamento della Tari, la tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani solidi, per questo tributo non vi è una scadenza univoca.
Essendo un’imposta a gestione comunale, ogni amministrazione decide in maniera autonoma i termini del pagamento. Ma anche in caso di rateizzazione, il saldo deve essere effettuato entro la fine dell’anno in corso. Vi sono Comuni che scelgono di concedere due rate, altri tre e addirittura può capitare che le quote previste siano quattro.
Ma in ogni caso la scadenza definitiva, con il pagamento per il 2023, è fissato entro la fine del mese di dicembre e in particolare il giorno 16, sabato, è il termine indicato da molte amministrazioni locali. Quindi meglio verificare le scadenze sui siti istituzionali per evitare ulteriori pagamenti.