Non solo prezzi del gas alle stelle; esistono anche delle importanti limitazioni che i cittadini devono rispettare, o scatta la multa.
Dall’inizio della guerra in Ucraina per i cittadini italiani è iniziata una crisi economica senza precedenti. I prezzi del gas sono solo una delle “mazzate” che hanno colpito, e stanno continuando a colpire, le famiglie. E non è tutto, perché per tutelare l’ambiente vengono chiesti ulteriori sacrifici, e tra questi il tetto massimo di temperatura da impostare in abitazioni, uffici ed edifici commerciali o industriali.
Si potrebbe disquisire molto a lungo sui provvedimenti adottati dal Governo e sui diktat emessi dall’UE, ma purtroppo la situazione è questa e se le cose non cambiano ci si deve solamente adeguare, pena il dover pagare multe salate.
Strette sui consumi dei termosifoni e sul termostato, ecco le regole per l’inverno 2023-2024
Esistono delle restrizioni concepite in base alla fascia climatica di appartenenza; le fasce climatiche sono state individuate dal Ministero dell’Ambiente e sono 6.
Le normative attuali impongono una temperatura massima per i termosifoni e sono valide in tutto il territorio italiano, ma alcune realtà comunali possono emanare provvedimenti in autonomia.
Infatti portiamo ad esempio i casi di Torino, Roma, Prato e Milano, che tramite ordinanze straordinarie hanno dettato regole specifiche su come i cittadini debbano riscaldare le loro case. Secondo l’ordinanza sindacale n. 65 del 5 ottobre 2023, per esempio, le regole sono le seguenti:
- riduzione del periodo di esercizio con definizione della durata dello stesso dal 22.10.2023 al
08.04.2024; - la riduzione del periodo di funzionamento per un massimo di 13 ore giornaliere compresa tra le ore 5 e
le ore 23 di ciascun giorno; - la riduzione di 1°C della temperatura.
Ma come fare a capire quali regole sono valide per il proprio Comune di appartenenza? Sicuramente il consiglio è quello di visitare il sito ufficiale della propria zona, però già dalle indicazioni generali si possono ottenere preziose informazioni. Chi non rispetta i limiti e le regole può andare incontro a multe anche fino a 3000 euro. Un decreto del 1993 ha diviso l’Italia per zone climatiche con fasce dalla A alla F in base al clima medio registrato, a prescindere dalla latitudine
Le fasce climatiche sono 6, contraddistinte da una lettera, dalla A alla F
Nella zona A si possono accendere i termosifoni dal 1 dicembre al 15 marzo per 6 ore al massimo al giorno; nella B dal 1 dicembre al 31 marzo per 8 ore; nella C dal 15 novembre al 31 marzo per 10 ore; nella D dal 1 novembre al 15 aprile per 12 ore; nella E dal 15 ottobre al 15 aprile per 14 ore e nella F non ci sono limiti.
Infine, la temperatura massima impostabile è di 20 gradi nelle abitazioni private, mentre per le attività industriali, artigianali e simili il massimo consentito è di 18 gradi.