C’è la possibilità di mettere in vendita un’abitazione pignorata? Ecco che cosa prevede la nuova riforma del processo civile
Il mondo immobiliare è molto dinamico anche dal punto di vista delle normative che lo regolano e alcune operazioni che in passato non erano consentite oggi potrebbero essere ammesse. L’argomento che andiamo ad affrontare riguarda, nello specifico, le case pignorate nel contesto della nuova riforma del processo civile.
Per cercare di capire se anche queste abitazioni possano oggi essere messe in vendita al pari di quelle non pignorate oppure se la legge non lo consenta. Scopriamolo analizzando quello che è l’iter procedurale alla luce delle nuove regole.
Effettivamente quanto apportato dalla riforma del processo civile va proprio in questo senso, ovvero è possibile per il debitore intervenire in prima persona su una casa pignorata decidendo di venderla. Questo è stato pensato allo scopo di andare ad alleggerire il sistema giudiziario e tutte le parti coinvolte attraverso pratiche legali più snelle e un iter processuale più rapido. Ma come bisogna procedere in tal senso e come deve comportarsi il debitore ora che può procedere in prima persona?
Quello che occorre fare, in prima battuta, è richiedere l’autorizzazione per poter avviare la vendita diretta dell’appartamento pignorato depositando, non più tardi di dieci giorni prima dell’udienza, un’istanza al giudice di esecuzione. Vi sono però altri requisiti che occorre rispettare: anzitutto il prezzo di vendita dell’abitazione dovrà essere almeno pari, se non superiore, a quello che è stato specificatamente indicato nella relazione di stima.
In secondo luogo all’istanza deve essere allegata un’offerta di acquisto irrevocabile. Ancora, occorre versare una cauzione non inferiore ad un decimo del prezzo proposto. Almeno cinque giorni prima dell’udienza bisognerà notificare al creditore precedente nonché a quelli nuovi sia l’offerta che l’istanza.
Si tratta di una procedura che consente in prima persona al debitore di intervenire per eliminare rapidamente il debito andando a saldare i creditori. Il tutto è stabilito dall’articolo 568 bis del Codice di procedura Civile studiato nello specifico per regolamentare questi casi. Oltre alla possibilità di saldare il debito si eviterà in tal modo il deprezzamento dell’abitazione, che manterrà intatto il suo valore; prima della vendita diretta l’immobile era oggetto di una procedura di vendita che portava a vari ribassi, con conseguente perdita di valore.
Nel caso di prezzo offerto inferiore alla stima sarà il giudice a chiedere che venga fatta un’integrazione dell’offerta e qualora ciò non accada l’istanza verrà annullata. Questo metodo risulta molto equilibrato per garantire gli interessi delle varie parti coinvolte e va ad alleggerire il sistema giudiziario riducendo fortemente le tempistiche, nonché i costi, legati al processo di espropriazione.
Ci sarà uno stravolgimento totale del check-in in aeroporto rispetto a come lo conoscevamo. Chi…
Gli utenti Apple che sono appena passati a iPhone 16 potranno constatarlo con i loro…
Anche per il mese di ottobre vi sono cambiamenti nella numerazione della televisione: la lista…
Dal momento che stanno diventando sempre più interessanti gli investimenti in criptovalute, ecco i migliori…
Occasione importante per il nuovo iPhone16, il prezzo vantaggioso del nuovo dispositivo. Da sfruttare al…
Qual è il ritorno economico nell'investire 100 euro in Bitcoin, stando l'attuale situazione di mercato…