Molto presto il Governo darà il via libera alle domande per ottenere l’assegno di inclusione. Vediamo come funzionerà il nuovo Rdc.
L’assegno di inclusione potrebbe partire già a gennaio 2024 e prima del previsto il Governo potrebbe dare il via libera alle richieste per ottenere il sussidio.
Il 31 dicembre 2023 segnerà la fine del Reddito di cittadinanza: il sussidio nato su spinta del Movimento Cinque Stelle ha avuto vita breve, non più di 4 anni. E in questi 4 anni non ha saputo reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. Per questa ragione il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di abolirlo e di sostituirlo con due nuovi aiuti: il Supporto formazione e lavoro e l’assegno di inclusione.
Il Supporto formazione e lavoro è già fruibile a partire da settembre. Si tratta di un aiuto di 350 euro al mese per 12 mesi rivolto a persone senza disabilità e di età compresa tra i 18 e i 59 anni. Per averne diritto bisogna frequentare i corsi organizzati dai Centri per l’impiego finalizzati al reinserimento lavorativo oppure svolgere lavori socialmente utili presso il proprio Comune di residenza. Per quanto riguarda l’assegno di inclusione, invece, bisogna aspettare ancora un po’.
Assegno di inclusione: quando fare domanda
Con la fine del 2023 finirà anche il Reddito di cittadinanza che verrà sostituito in molti casi dall’Assegno di inclusione. Vediamo come fare richiesta e a partire da quando.
Secondo quanto stabilito dal Decreto lavoro dello scorso maggio, l’assegno di inclusione dovrebbe iniziare ad essere erogato già a partire da gennaio 2024. Il sussidio si rivolgerà solo a quei nuclei familiari in cui siano presenti persone non in grado di lavorare come i disabili, i minorenni o soggetti con almeno 60 anni. In tutti questi casi l’importo sarà di 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per chi vive in affitto. In caso di famiglie composte da persone con più di 67 anni, l’importo sarà di 650 euro più 130 per l’affitto.
L’assegno di inclusione, esattamente come il vecchio Reddito di cittadinanza, potrà essere erogato per 18 mesi e riconfermato per altri 12. Per averne diritto è necessario avere un reddito non superiore a 6000 euro l’anno. I requisiti reddituali saranno un po’ più stringenti rispetto a quelli che erano necessari per ottenere il Reddito di cittadinanza. Il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione non sarà automatico: è necessario fare domanda sul portale dell’Inps, anche attraverso l’aiuto di un Patronato.
Non è stato ancora emanato il decreto attuativo con la data ufficiale ma si presume che, al fine di evitare di mandare in tilt il portale dell’Inps, il Governo dia la possibilità di avanzare la richiesta già a partire dalla metà di dicembre. Si ricorda che all’interno della stessa famiglia i diversi membri possono percepire sia l’assegno di inclusione sia il Supporto formazione e lavoro.