Periodi economicamente difficili potrebbero spingere molte persone a puntare sul bene rifugio per eccellenza: ecco pro e contro dell’investimento in lingotti d’oro
Da sempre è considerato una delle forme di investimento più sicure nonché più redditizie, in particolar modo in periodi economicamente complessi a causa dell’inflazione alta oppure del rischio recessione. Stiamo ovviamente parlando dell’oro, il bene rifugio per eccellenza grazie al fatto che il suo valore non va a ridursi nel tempo anche durante le fasi di maggior volatilità del mercato. Questo grazie ad una serie di caratteristiche che lo contraddistinguono, a cominciare dalla portabilità, dalla divisibilità e dalla sua indistruttibilità.
Basti pensare che nell’arco degli ultimi vent’anni il suo valore è cresciuto del 500% circa e che se nel 2000 il costo era pari a 9,55 euro al grammo, nel 2023 è passato a ben 55,30 euro al grammo. Vediamo dunque quali sono i pro ma anche gli eventuali contro legati all’acquisto dei lingotti e delle monete d’oro quale possibile forma di investimento.
Pro e contro dell’investimento in oro in lingotti da 24 carati: ecco come valutarli
Il principale vantaggio è chiaramente legato al fatto che in tal modo si potrà preservare il proprio patrimonio. Associato ad altre forme di investimento, inoltre, permetterà di diversificare il proprio portafoglio.
La valutazione dell’oro da investimento avviene sulla base della purezza dei lingotti o delle monete, oltre che dal peso e dal prezzo corrente sul mercato; infatti questo materiale è scarsamente correlabile ad asset finanziari come le azioni o le obbligazioni e anche per questo motivo dal punto di vista del valore si preserva a lungo senza che esso venga eroso. Si tratta peraltro di una risorsa ‘finita’ e il fatto che estrarla sia complesso lo rende un bene il cui prezzo potrebbe continuare a crescere nel tempo, rappresentando una forma di protezione contro l’inflazione.
Per quanto riguarda la purezza, nel caso dell’oro da investimento essa è solitamente non inferiore ai 22 carati. Solitamente i lingotti d’oro puro stampati in varie dimensioni e peso, vengono venduti proprio in base al peso d’oro puro che contengono. Le monete invece vengono prodotte dalle zecche di ogni parte del mondo e sono disponibili in tagli differenti: il loro valore, dunque, può essere influenzato anche dal loro design nonché dalla storia o dalla rarità della moneta stessa. Scegliere uno o l’altro dipende dalle preferenze del singolo ma anche dalla finalità dell’investimento.
Pro e contro dell’investimento nell’oro in lingotti
Occorre ricordarsi che la vendita dei lingotti e delle monete d’oro è soggetta alla tassazione e l’imposta sostitutiva del 26% deve essere indicata nel quadro RT del Modello Redditi. Inoltre le compravendita di oro di valore superiore a 12.500 euro vanno dichiarate alla UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria, entro il mese seguente. Vi è anche l’obbligo di monitoraggio fiscale qualora l’acquisto venga effettuato all’estero e l’importo andrà indicato nel quadro Rw della dichiarazione dei redditi.
L’investimento in oro da 24 carati rappresenta un’opportunità interessante ma occorrerà preventivamente stabilire se questa forma di investimento rientri nella propria strategia e sia compatibile con il proprio profilo di rischio. Occorre anche considerare il fatto che la volatilità dei prezzi potrebbe andare a influenzare il valore del portafoglio; infine convertire l’oro in denaro contante in tempi rapidi potrebbe non essere sempre facile poiché questo bene da investimento può, rispetto ad altre forme di investimento, essere meno liquido. Infine occorre considerare che pur essendo un bene rifugio sul lungo periodo, nel breve periodo potrebbe invece risentire di fluttuazioni significative del suo valore.
