Pagare con una moneta falsa è un reato penale e chi lo fa rischia grosso. Come sarà possibile riconoscerle subito e come vengono prodotte.
A tutti sarà capitato di ricevere un paio di euro falsi tra le mani. Ebbene se siamo caduti in un raggiro sarebbe meglio buttare quella moneta simile all’originale ma senza valore. Infatti se proviamo a rifilarla ad un altro cittadino stiamo commettendo a nostra volta un reato. Riconoscerle però potrebbe essere più facile del previsto seguendo queste direttive.
Ogni giorno nella nostra vita abbiamo a che fare con le monete. In pochi però sono a conoscenza su come vengono prodotti gli euro che popolano le nostre tasche e soprattutto il primo step da compiere qual è. Per produrre la moneta che circola in giro per l’Europa la prima cosa da ottenere è il disegno delle due facce che poi verrà impressa sul conio. Lo stampo ovviamente varia in base ai Paesi dell’Unione Europea, visto che ogni Nazione ne ha una caratteristica. Un aspetto interessante però è legato alla loro composizione.
Infatti ogni moneta è composta da metalli diversi. I centesimi e l’euro ed i due euro sono magnetici, mentre invece i 10, 20 e 50 centesimi non godono di questa caratteristica. Inoltre proprio questo può essere uno dei primi indicatori per capire se una moneta è falsa o meno. A differenza di quanto possiamo pensare esistono anche banconote da 5, 10, 20, 50 e 100 euro che non sono dei falsi, ma semplicemente sono dei pezzi da collezione per tutti gli appassionati di numismatica. Queste però non potranno essere utilizzate nei negozi.
Partiamo subito col dire che ogni paese produce le proprie monete, ad esempio in Italia ci pensa la Zecca di Stato a farlo. Il primo step è creare il design della moneta, con il disegno che verrà scolpito su un disco di gesso che successivamente verrà scannerizzato in digitale in modo da coniarle sulla lastra di metallo. Infatti da questa lastra verrà ricavata la grandezza della moneta in questione. Una volta raccolti i tondelli, questi verranno schiacciati contro il conio, assumendo quindi non solo il valore ma anche il disegno sul retro.
Per capire se una moneta è falsa bisogna prima apprendere qual è la loro composizione. I “ramini” (1, 2 e 5 centesimi) sono fatti di acciaio ricoperto di rame, mentre il 10, il 20 ed i 50 centesimi sono composti di nordic gold. L’euro ed i 2 euro hanno una struttura più complessa. Nel primo l’anello è composto da nichel e ottone, mentre la parte centrale da due strati di rame e nichel con all’interno uno strato ulteriore di nichel. Invece nel due euro l’anello è di Rame e Nichel, mentre gli strati interni di nichel e ottone con al centro il nichel.
Proprio il Nichel è importantissimo perché rende la moneta magnetica. Questo significa che se la moneta presenta questa caratteristica potrebbe essere vera, altrimenti invece è sicuramente un falso. Un altro metodo per riconoscere una moneta falsa è quello di valutare le sue dimensioni. Sarà possibile farlo attraverso uno strumento chiamato Calibro.
Mentre invece un altro metodo è quello di pesarle ed essendo molto piccole per farlo ci sarà bisogno di una bilancia analitica. Una volta misurate sarà possibile confrontare il tutto con le dimensioni riportate dal sito ufficiale della Banca d’Italia.
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