Multa fino a 5.000 euro per chi accende camini e stufe: elenco delle regioni che hanno proclamato il divieto

Attenzione, l’utilizzo di camini e stufe a legna è considerato in reato in alcune regioni italiane. Dove è vietato e cosa si rischia

L’arrivo dei primi freddi ha portato con sé la necessità di iniziare ad accendere gli impianti di riscaldamento, dai termosifoni alle stufe a pellet, dal riscaldamento a pavimento alle stufe ecologiche. Ci sono però ancora moltissime abitazioni che non sono dotate di impianti al passo coi tempi per quanto riguarda la sostenibilità ambientale.

Divieto utilizzo camini e stufe, i motivi
Camini a legna, si rischia la multa (crypto.it)

oppure persone che pur avendo a disposizione i caloriferi, preferiscono riscaldare casa utilizzando un vecchio camino o una stufa a legna per cercare in tal modo di ammortizzare gli alti costi delle bollette. Ebbene sappiate che questo non è sempre possibile dal momento che in alcune regioni italiani l’utilizzo del classico camino è considerato un reato che prevede, per i trasgressori, multe davvero salate.

Il motivo del divieto è chiaramente legato all’alto tasso di inquinamento provocato da questo tipo di utilizzo, specialmente in quelle regioni che devono contrastare il peggioramento della qualità dell’aria e che per tale ragione hanno predisposto normative piuttosto severe.

Stufe e camini in inverno, dove è vietato usarli? Si rischiano multe salate

Sono diversi i territori nei quali vige dunque il divieto di utilizzare generatori di calore la cui classe di prestazione emissiva risulta inferiore alle 4 stelle. Questo significa che oltre ai camini e alle stufe, è vietato scaldarsi anche con termostufe a legna e stufe ad accumulo alimentare a biomassa legnosa. Ma quali sono queste regioni?

I divieto vigono per lo più nel nord Italia ed in particolare in Lombardia dove si rischiano sanzioni fino a 5000 euro qualora si venga sorpresi ad accendere stufa o camino in inverno. Chiaramente in alcune località si viene a creare un contrasto tra la necessità di scaldare gli ambienti domestici e l’attenzione per l’ambiente. Portando alla necessità di intervenire con un upgrade dell’impianto di riscaldamento all’insegna della sostenibilità.

Camini e stufe, le regioni che li vietano
Dove è vietato l’utilizzo di camini e stufe a legna (crypto.it)

In Lombardia il divieto riguarda, dal 1° gennaio 2020, l’utilizzo di generatori di calore domestici con 1, 2 o 3 stelle nonché l’installazione di generatori di calore alimentati da biomassa legnosa con emissioni superiori a quelle consentite; inoltre i generatori di calore devono avere un minimo di 4 stelle. Per quanto riguarda le stufe a pellet, esse dal 1° ottobre 2018 con potenza termica nominale inferiore ai 35 kW devono funzionare mediante impiego di pellet di qualità certificato.

Regole simili sussistono anche in Veneto dove è vietato accendere camini e stufe: il divieto di installare generatori di calore con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle e di usare generatori di classe inferiore a 2 stelle vige dal dicembre 2017.

Ad esso si associa dal 2019 il divieto di installare generatori inferiori a 4 stelle e di continuare ad utilizzare generatori di classe inferiore a 3 stelle. Regole similari ma con limitazioni riguardo stufe e camini le troviamo anche in Toscana, in Emilia Romagna ed in Piemonte sulla base delle specifiche delibere regionali

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