Pensione anticipata Quota 103 e soglia assegno: la verità sugli importi che bisogna conoscere

Quota 103 ha le settimane contate: da gennaio non esisterà più. Vediamo cosa succederà a chi ha maturato i requisiti.

A partire da gennaio 2024 Quota 103 verrà sostituita da Quota 104. Cosa succede a chi, nel frattempo, ha maturato i requisiti per accedere alla pensione anticipata? A quanto ammonterà l’assegno? In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.

Pensione anticipata con Quota 103
Cosa succede a chi va in pensione con Quota 103/ Crypto.it

Fino all’ultimo eravamo certi che Quota 103 sarebbe stata rifinanziata dal Governo Meloni anche per il 2024. Invece, con un colpo di coda, l’Esecutivo l’ha cancellata. Quota 103 finirà insieme al 2023. A partire dal 2024, infatti, questa misura di prepensionamento verrà sostituita da Quota 104: il requisito contributivo resterà fermo a 41 anni mentre il requisito anagrafico aumenterà di un anno.

In pratica con Quota 103 si poteva andare in pensione a 62 anni con 41 di contributi mentre con Quota 104 bisognerà aspettare di aver compiuto almeno 63 anni per lasciare il lavoro. Che succede a chi raggiungerà il requisiti per andare in pensione prima che entri in vigore Quota 104? Potrà ancora fruire di Quota 103? E, soprattutto, ci saranno penalizzazioni sull’assegno previdenziale?

Quota 103: ecco come funziona

Quota 103 fu introdotta dal Governo Meloni per rimpiazzare la vecchia Quota 100 nata in casa Lega nel 2019 ma cancellata nel 2021. Tuttavia anche Quota 103 ha avuto vita breve: già dal prossimo gennaio verrà sostituita da Quota 104. Vediamo cosa accadrà a chi ha già raggiunto i requisiti necessari per accedere alla pensione anticipata.

Penalizzazioni con Quota 103
Assegno più basso con Quota 103/ Crypto.it

Come spiegato, a partire da gennaio 2024 Quota 103 non esisterà più ma entrerà in vigore Quota 104. Di conseguenza coloro che sono nati nel 1962 e che speravano di andare in pensione nel 2024 sono rimasti a bocca asciutta poiché dovranno continuare a lavorare ancora un altro anno. Chi, invece, è nato nel 1961 e, quindi, ha compiuto 62 anni nel 2023 – o li compirà entro il 31 dicembre- e, contemporaneamente, quest’anno ha raggiunto i 41 anni di contributi, potrà accedere alla pensione anticipata con Quota 103 nel 2024.

È prevista però una pesante penalizzazione sull’assegno previdenziale. Infatti fino al raggiungimento dell’età per ricevere la pensione di vecchiaia ordinaria – cioè fino ai 67 anni- una persona non potrà ricevere un assegno previdenziale superiore a 5 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. In pratica dai 62 anni fino ai 67 anni una persona, a prescindere dall’importo della pensione che avrebbe maturato effettivamente.

Inoltre fino al raggiungimento dei 67 anni una persona non potrà tornare a lavorare per arrotondare l’assegno pensionistico. Al massimo potrà svolgere lavori autonomi occasionali per un reddito massimo di 5000 euro lordi l’anno. Molti credono erroneamente che la soglia massima dell’Assegno previdenziale con Quota 103 smetta di esistere al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata ordinaria, cioè al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o di 41 anni e 10 mesi per le donne. Invece non è così: la soglia massima dell’Assegno con Quota 103 perdura fino al compimento dei 67 anni di età.

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