Utilizzare i condizionatori invece degli impianti di riscaldamento a gas è davvero una soluzione efficace per risparmiare?
Se lo stanno chiedendo in tantissimi, ecco allora le opportune informazioni da tenere a mente prima di procedere all’utilizzo dell’uno e dell’altro. La crisi economica non si ferma, l’inflazione seppur sta pian piano calando, fa percepire la sua morsa e, gli italiani cercano di trovare delle soluzioni per poter risparmiare denaro al fine di non arrancare alla fine del mese.
Con l’abbassamento delle temperature e l’avvicinarsi della stagione invernale, i cittadini stanno dunque cercando di comprendere quale sia la soluzione più congrua per riscaldare la casa senza dover spendere una fortuna. Già da qualche anno, migliaia di italiani hanno iniziato ad utilizzare i condizionatori ad aria sostituendoli ai termosifoni ed ai caloriferi, per poter risparmiare sul consumo di gas in bolletta.
È importante precisare che, il processo di riscaldamento è fattibile soltanto se il condizionatore è inverter, cioè in grado di distribuire aria calda e fredda in base al periodo. Questi strumenti assicurano un certo risparmio energetico poiché consumano fra i quattro e i sei kilowattora di energia termica ogni kilowattora di elettricità che viene consumata, ma soltanto laddove sussistano specifici presupposti. I consumi variano a seconda del dispositivo, quelli di ultima generazione consentono di ottenere un risparmio in bolletta più consistente rispetto a quelli datati.
Il risparmio è subordinato alle ore di accensione, dunque se resterà acceso per l’intera giornata il consumo sarà maggiore e viceversa. Tutto questo è influenzato anche dalla temperatura naturale, al di sotto dei cinque/sette gradi l’efficienza del dispositivo diminuisce ma, in prima battuta ciò che fa la differenza è il tempo durante il quale si fa girare il contatore dell’elettricità.
Banalmente dunque, più restano accesi e più aumenta la bolletta! Tenendo in considerazione i fattori variabili e quelli determinati, conviene davvero sostituire i termosifoni e caloriferi con i condizionatori inverter?
La risposta sensata è: dipende. Come accennato, il risparmio in bolletta è subordinato all’esistenza di diverse variabili. Ad esempio, coloro che abitano al sud e sulle isole maggiori potrebbero avere un effettivo risparmio poiché, come accennato, l’efficienza di tali dispositivi è soggetta soprattutto alle temperature esterne.
Mentre per coloro che abitano in posti nei quali le temperature sono particolarmente rigide, potrebbe non essere un’idea efficiente. In sintesi dunque, il risparmio in bolletta è possibile a determinate condizioni ed è oltretutto variabile, soprattutto tenendo in considerazione il tempo di accensione del condizionatore.
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