Ancora novità per quanto riguarda Ape sociale, misura di prepensionamento oggetto di continue modifiche. Vediamo cosa cambierà.
Non si è ancora trovata una quadra per Ape sociale e la misura di pensione anticipata è oggetto di continui ritocchi da parte del Governo. In questo articolo vi spieghiamo cosa dovrebbe cambiare nel 2024.
Ape sociale non trova pace. E ancor meno la trovano quei lavoratori che attendono di sapere se, il prossimo anno, potranno o no accedere alla pensione anticipata con questa misura. Il Governo Meloni, infatti, nelle ultime settimane ha cambiato idea parecchie volte sullo scivolo pensionistico.
In un primo tempo sembrava che questa misura di prepensionamento nata nel 2017 fosse ormai giunta al capolinea e che, assieme a Opzione donna, dovesse scomparire. In un secondo momento si era parlato di rifinanziarla lasciando identico il requisito anagrafico ma cambiando il requisito contributivo. Ma, da quanto si legge nell’ultima bozza della manovra di Bilancio, il Governo avrebbe cambiato idea ancora una volta.
Ape sociale: ecco come cambierà nel 2024
Stando a quanto emerge dalla nuova bozza della manovra di Bilancio 2024, il Governo Meloni avrebbe cambiato ancora idea riguardo ad Ape sociale. Dal prossimo anno accedere alla pensione anticipata attraverso questa misura potrebbe diventare molto più difficile.
Ape sociale fu introdotta nel 2017 ma in tutti questi anni non è mai entrata a far parte della rosa delle misure definitive: ogni anno si è in dubbio se verrà riconfermata oppure no. Per il 2024, alla fine, è stata riconfermata. Continuerà a rivolgersi solo alle seguenti categorie:
- caregiver da almeno 6 mesi;
- disoccupati che non ricevono indennità;
- disabili con invalidità pari o superiore al 74%;
- addetti ai lavori usuranti.
Per le prime tre categorie il requisito contributivo resterà di 30 anni; mentre gli addetti ai lavori usuranti potranno fruire di Ape sociale solo con 36 anni di contributi o con 32 in alcuni casi specifici. L’età anagrafica, per tutti, passerà da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Ma la novità più importante è che è stata enormemente ridotta la lista dei lavori usuranti: sono state eliminate tutte le professioni ritenute solo gravose . Per cui dal prossimo anno molte persone, che fino ad oggi potevano beneficiare di questa misura, non rientreranno più nelle categorie che possono andare in pensione con Ape sociale.
Per il resto, il Governo ha riconfermato tutto. Con Ape sociale, fino al raggiungimento dei 67 anni, l’assegno previdenziale non potrà mai superare 1500 euro al mese. La misura non è soggetta a rivalutazione annua e non prevede né la tredicesima né la quattordicesima. Nel caso una persona, per arrotondare la pensione, volesse tornare a lavorare non potrà farlo. Infatti Ape sociale non è compatibile con i redditi da lavoro. Unica eccezione per lavori autonomi occasionali ma solo fino ad un massimo di 5000 euro lordi l’anno.