Harvard ha scoperto la dieta che riduce il rischio di morte per ictus o cancro. I dettagli della ricerca che potrebbe aiutarci a tutelare la nostra salute.
Uno studio dell’Università di Harvard rivoluzionerà la nostra dieta alimentare. Scopriamo cosa dovremmo mangiare per allontanare il rischio di cancro e ictus.
Alimentazione e patologie sono correlate, lo hanno dimostrato numerosi studi scientifici. Troppo sale aumenta il rischio di soffrire di ipertensione, troppo zucchero di diabete, troppo grassi di obesità. Per tutelare la nostra salute, dunque, dobbiamo seguire una sana e corretta alimentazione intervenendo sui modelli alimentari che hanno alla base eccessi di proteine, grassi e zuccheri.
La cattiva alimentazione, dunque, è causa del crescente numero di malattie come il diabete, l’osteoporosi, i disturbi cardio vascolari, l’obesità e anche i tumori. Sapere cosa mangiare è fondamentale per tutelare la propria salute e allontanare il rischio di insorgenza di una patologia grave. Lo studio dell’Università da Harvard, nello specifico, ha identificato la dieta che permette di ridurre di un quarto il rischio di morte per ictus, cancro e malattie neurodegenerative.
I ricercatori di Harvard hanno scoperto che una dieta a base di alimenti vegetali come cereali integrali, frutta, verdura non amidacee, oli insaturi, noci riduce del 25% la possibilità di morire per malattie gravi come il cancro, l’ictus e patologie neurodegenerative.
Durante lo studio, il team ha creato un indice – Planetary Health Diet. I primi posti sono stati occupati dagli alimenti tipici della dieta mediterranea come frutta fresca e secca, verdure, legumi, cereali integrali e olio extravergine di oliva.
La carne rossa, invece, fa male sia alla salute se consumata in eccesso sia al pianeta. Per la sua produzione, infatti, vengono emessi gas inquinanti. Meglio eliminarla e guadagnare la possibilità di ridurre del 15% il rischio di morte per cancro o malattie cardiovascolari, del 20% per malattie neurodegenerative e del 50% per patologie respiratorie.
Naturalmente i punteggi sono relativi in quanto non fanno riferimento alle condizioni specifiche di salute dei soggetti oggetto di indagine. Non tengono neanche conto delle restrizioni alimentari legate alle condizioni socio-economiche né delle restrizioni religiose.
La conclusione, comunque, conferma una verità che è emersa già da qualche anno e di cui tutti noi dovremmo tener conto. Alimentazione e malattie sono correlate e consumare cibo sostenibile significa tutelare sia la propria salute che l’ambiente. Gli studi continueranno per comprendere come culture alimentari, malattie croniche e impatti ambientali siano correlati.
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