Pensioni: arriva il riscatto facile dei periodi scoperti che risolve ogni problema contributivo ed esci dal lavoro subito

Grazie al riscatto facile dei contributi, è possibile andare in pensione molto prima. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.

Dal 2024 sarà possibile riscattare in modo facile anni di contributi utili per andare prima in pensione. In questo articolo vi spieghiamo cosa bisogna fare.

Riscatto facile dei vuoti contributivi
Arriva il riscatto facile dei contributi/ Crypto.it

Avere dei “vuoti contributivi ” può essere molto penalizzante. Infatti i contributi servono sia per raggiungere il requisito minimo utile per poter andare in pensione sia ai fini dell’importo della pensione. Dalla riforma Dini del 1995 in avanti, infatti è entrato in vigore il sistema di calcolo contributivo. In pratica, per calcolare l’importo della pensione che un lavoratore andrà a prendere, bisogna moltiplicare la somma di tutti i contributi versati per un coefficiente di trasformazione che varia in base all’età in cui si lascia il lavoro.

Va da sé che, quindi, più contributi si hanno e meglio è non solo per riuscire ad andare in pensione un po’ prima ma anche per non avere una pensione troppo bassa. Con la manovra di Bilancio 2024, il Governo Meloni ha reso un po’ più difficile accedere prima alla pensione ma, d’altro canto, ha introdotto anche una bella novità: la possibilità di riscattare in modo facile i vuoti contributivi.

Pensioni: ecco come si riscattando i vuoti contributivi

Dal 2024 sarà possibile riscattare in modo facile gli anni di vuoti contributivi. Questo consentirà a tanti di raggiungere prima i requisiti necessari per poter lasciare il lavoro. Vediamo come funzionerà.

Ecco come riscattare i vuoti contributivi
Ecco come funziona il riscatto dei vuoti contributivi/ Crypto.it

La situazione attualmente più grave è quella delle persone di circa 40 anni con carriere discontinue, periodi di disoccupazione, periodi di lavoro svolti all’estero con contratti diversi da quelli italiani. Tutte queste persone rischiano di dover andare in pensione tardissimo e di ritrovarsi poi con assegni previdenziali miseri proprio per la scarsità di contributi versati. Per questo motivo il Governo Meloni ha deciso di introdurre un’importante novità con la manovra di Bilancio 2024.

Dal prossimo anno sarà possibile riscattare fino a 5 anni di vuoti contributivi, cioè periodi in cui, per un motivo o per un altro, i contributi non sono stati versati. Come funzionerà il riscatto? Sarà molto semplice, funzionerà allo stesso modo del riscatto degli anni universitari: una persona pagherà di tasca propria per riscattare i suoi vuoti contributivi fino ad un massimo di 5 anni anche non consecutivi. Si potrà pagare tutto in un un’unica soluzione oppure si potrà rateizzare il riscatto.

In questo caso il pagamento potrà essere dilazionato fino a 120 rate di importo non inferiore a 30 euro l’una. Nel caso dei lavoratori dipendenti del settore privato, il pagamento del riscatto dei vuoti contributivi potrà essere effettuato anche dal datore di lavoro. Attenzione però: questa possibilità di riscattare fino a 5 anni di vuoti contributivi e, quindi, accedere prima alla pensione si rivolge unicamente a quei lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995, cioè i “contributivi puri”.

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