Quale criptovaluta esploderà nel 2023? Parliamo di una cripto lanciata con un’ICO che sembrava avere un futuro splendido, e invece…
Se sei nuovo nel settore delle criptovalute, potresti chiederti perché questo argomento è importante. Consideriamo a questo proposito una criptovaluta che – a detta di tutti – avrebbe superato Bitcoin. Le tendenze vanno e vengono: basta confrontarle con quelle passate, come la finanza decentralizzata (DeFi), che ha una capitalizzazione di mercato combinata di decine di miliardi di euro o anche token non fungibili (NFT) il cui valore di vendita totale punta a raggiungere gli stessi numeri.
La nascita di Ethereum (ETH) nel 2015 ha sostanzialmente eliminato la barriera all’ingresso nel mercato ICO. Escludendo considerazioni non tecniche come il marketing e la gestione della community, Ethereum – e successivamente anche altre piattaforme di contratti intelligenti – hanno fatto in modo che letteralmente chiunque potesse lanciare un nuovo crowdsale in pochi minuti.
Quello che è seguito è stato una vera e propria esplosione delle ICO nel 2016 – 2017, con il picco raggiunto nel 2018. Durante il suo periodo di massimo splendore, le ICO potevano attrarre centinaia di milioni di euro, o addirittura diversi miliardi di vendite ogni mese. La più grande campagna di questo tipo di sempre – l’ICO di EOS che si è conclusa a giugno 2018 – è riuscita a eclissare i tre più grandi round di capitali di rischio statunitensi di quell’anno messi insieme. Il volume totale del mercato ha raggiunto $2,6 miliardi nel 2017 e $14 miliardi nel 2018. Lo vedremo meglio più avanti.
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Non è tutto oro quello che luccica nel mercato delle criptovalute
Durante le bull run passate, la stragrande maggioranza dei progetti erano truffe. Gli “sviluppatori” non hanno mai avuto l’intenzione di fornire un prodotto funzionante. Oppure si trattava semplicemente di criminali che avevano l’obiettivo di accaparrasi i fondi degli investitori non appena terminato il crowdsale. Nel 2017, ben il 78% delle ICO sono stati identificati come truffe. La situazione non è migliorata con il tempo: nel 2020 solo il 12% dei nuovi progetti ha avuto “successo”. Del 2021 non disponiamo ancora dei dati puntuali, ma se c’eri sai di cosa sto parlando.
Tornando a noi, la bolla è scoppiata intorno ad aprile 2018, insieme all’intero mercato delle criptovalute. Bitcoin (BTC) è sceso a un minimo di $3.500 e ci sono voluti quasi due anni prima che si riprendesse. Un destino condiviso dalla maggior parte delle altre criptovalute. Il mercato ICO rimane in uno stato relativamente critico oggi. Solo pochi grandi progetti sono riusciti a prosperare in seguito.
È stata una lezione su come le nuove soluzioni radicali abilitate dalla tecnologia possono guidare l’innovazione. Hanno dato vita a un mercato multimiliardario di nuovi prodotti praticamente dall’oggi al domani. Ma hanno fatto anche capire che si tratta di un gioco pericoloso, se non si fanno le dovute ricerche.
Diamo un’occhiata ad alcune delle più grandi campagne ICO e vediamo dove sono ora. Abbiamo diviso sostanzialmente l’articolo in tre parti: ICO di successo, ICO fallimentari/truffe e infine progetti che si trovano nel limbo, da qualche parte tra i due estremi.
Quale criptovaluta esploderà nel 2023? Fai attenzione a questo
Ripetiamo ancora: non è tutto oro quello che luccica. Considera il caso di EOS. Fino a qualche anno fa, tutti avrebbero scommesso su questa criptovaluta: cosa non ha funzionato?
EOS
Periodo dell’ ICO: giugno 2017-giugno 2018
Finanziamenti garantiti: oltre $4,2 miliardi di dollari
Capitalizzazione di mercato attuale: $1,2 miliardi
EOS (EOS) è un progetto finanziato tramite ICO che è riuscito a ottenere guadagni iniziali impressionanti. Alla fine però ha perso molta rilevanza, specialmente quando il mercato è passato ad altri prodotti migliori. Alcuni ai tempi sostenevano si trattasse del “killer di Ethereum” definitivo, grazie alla sua attenzione nel fornire una piattaforma simile ma senza molti dei difetti di Ethereum. EOS è riuscita a ottenere più di 4,2 miliardi di dollari nel suo round di finanziamento ICO della durata di un anno. È stata la più grande campagna ICO mai realizzata con un ampio margine, superando persino i $1,7 miliardi di TON.
EOS ha iniziato alla grande, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 17,7 miliardi di dollari nell’aprile 2018. Successivamente, una serie di delusioni ha portato alla sua disfatta (che però non è mai stata definitiva). La rete EOS – verso la fine del 2019 – ha riscontrato notevoli problemi di congestione. Questo nonostante l’elevata velocità di esecuzione delle transazioni fosse uno dei suoi principali punti di forza. Successivamente, alcuni rapporti di Binance e di altri esperti del settore hanno indicato che EOS non è così decentralizzato come diceva di essere.
Futuro incerto
L’ecosistema EOS nel 2020 ha registrato un calo dell’86% dell’attività degli sviluppatori. Dan Larimer è un pioniere del settore blockchain ed ex CTO di Block.one (la società dietro EOS). L’imprenditore ha annunciato le sue dimissioni il 31 dicembre 2020, provocando ancora più incertezza in per quanto riguarda il futuro della piattaforma.
Dov’è adesso? Sarebbe del tutto ingiusto dire che il progetto EOS è definitivamente morto. Ad ottobre 2022, vanta ancora una capitalizzazione di mercato di $1,176,705,058, oltre a un volume di scambi giornaliero elevato. Questi ultimi sono buoni indicatori della “salute” di un asset crittografico. Tuttavia, stiamo parlando di una criptovaluta che occupava il quinto posto più alto per capitalizzazione. In un mercato che non è estraneo agli aumenti del valore degli asset di 100x, le prestazioni di EOS sono state deludenti.