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Criptovalute

Il meglio ed il peggio delle ICO nel mercato delle criptovalute: scopri top e flop!

Il meglio e il peggio della corsa all’oro delle ICO: come questa tecnologia ha creato criptovalute di successo ma anche molte truffe.

Le offerte iniziali di monete (in inglese Initial Coin Offering) sono emerse intorno al 2013-14 – nel mercato delle criptovalute – per raccogliere fondi offrendo token nativi a investitori privati ​​e pubblici. Il boom dell’ICO è durato dal 2016 al 2018, con lampi anche nel 2020 e 2021. In questo articolo vediamo dove si trovano attualmente alcuni dei progetti lanciati tramite ICO.

Adobe Stock

Le offerte iniziali di monete sono emerse come risposta del settore delle criptovalute al problema del finanziamento di nuovi progetti, in un campo in rapida crescita e in gran parte non regolamentato. Le campagne ICO di solito comportano la vendita di token di criptovaluta a investitori privati ​​o pubblici. Il ricavato della vendita va allo sviluppo e al marketing di un nuovo prodotto, mentre gli investitori di solito intendono vendere i token in un secondo momento a un prezzo più elevato, poiché il progetto matura e attira una vasta base di utenti.

ICO di successo: le criptovalute che sono qui per restare

Ethereum

Periodo dell’ICO: luglio 2014

Finanziamento garantito: $18,4 milioni di dollari

Capitalizzazione di mercato attuale: $167 miliardi di dollari

Ethereum (ETH) è stata una delle prime ICO di successo in assoluto. Anzi, una delle prime ICO in assoluto. La sua promessa di un computer completo di Turing su una blockchain che potrebbe praticamente eseguire qualsiasi programma in modo decentralizzato gli ha permesso di assicurarsi oltre $18 milioni di dollari in Bitcoin (BTC) durante il suo crowdsale pubblico nel luglio 2014. Una somma assolutamente insignificante se si giudica secondo gli standard di colossi come EOS e TON, e se prendiamo in considerazione la perdita di $9 milioni di capitale potenziale a causa della mancata liquidazione da parte di Ethereum Foundation del BTC garantito agli investitori prima di un forte calo dei prezzi.

Un progetto che seguiamo molto

Nonostante la battuta d’arresto, Ethereum è diventata la seconda criptovaluta più grande dopo lo stesso Bitcoin e la piattaforma più popolare per la conduzione di altre ICO: la stragrande maggioranza delle campagne di raccolta fondi crittografica durante il mercato rialzista del 2017-2018 si è svolta su Ethereum. ETH è scambiato sulla maggior parte degli exchange principali, il suo volume medio di scambi nelle 24 ore è abbastanza vicino a quello di BTC nonostante la differenza di prezzo e capitalizzazione, e la sua capitalizzazione di mercato è più di quindicimila volte maggiore della quantità di denaro che si era assicurato durante il suo ICO.

Un enorme successo sotto ogni punto di vista, Ethereum è davvero il manifesto di una campagna di crowdsale ben svolta, anche se tecnicamente ha preceduto l’emergere del mercato ICO di un paio d’anni.

Dov’è adesso? Numerosi aggiornamenti software – tra cui il più recente Merge –  partnership di settore e persino grandi controversie in seguito, Ethereum sta andando sempre più forte. Nonostante l’emergere di diverse piattaforme concorrenti che affermano di offrire “lo stesso prodotto, ma migliore”, ETH non ha perso nulla della sua rilevanza. Con una forte community di sviluppatori, il recente passaggio al meccanismo proof-of-stake della beacon chain, rimane una delle criptovalute migliori mai create.

Cardano

Periodo dell’ ICO: gennaio 2017

Finanziamento garantito: $62,2 milioni

Capitalizzazione di mercato attuale: $14,7 miliardi

Cardano (ADA) è uno dei pochi progetti che è riuscito a cavalcare la cresta dell’onda ICO fino alla loro attuale posizione dominante. Questo Layer 1 è sopravvissuto al bagno di sangue che seguì il boom delle ICO. Fondata nel 2015 da Charles Hoskinson – che in precedenza aveva co-fondato Ethereum – fornisce una piattaforma blockchain simile, incentrata su contratti intelligenti e applicazioni decentralizzate (DApp), con ambiziosi obiettivi di scalabilità e interoperabilità.

Gli sviluppatori hanno sfruttato appieno il successo dell’ICO del progetto, che ha fruttato 62,2 milioni di dollari a gennaio 2017. Cardano è diventato il progetto di criptovaluta più attivo su GitHub nel 2018 con oltre 45mila commit, più del doppio del successivo contendente.

Aggiungete a tutto questo una serie di partnership di ricerca blockchain superlativa, con istituti di istruzione come l’Università di Edimburgo e l’Università del Wyoming. Inoltre Cardano punta a guidare l’innovazione nel settore delle criptovalute in tutti gli aspetti.

Dov’è adesso? Sebbene Cardano non sia riuscito mai a scavalcare Ethereum – e forse non lo farà mai – come la piattaforma di smart contract più popolare a ottobre 2022, le sue prestazioni sono state comunque spettacolari. Nel momento in cui scrivo, la capitalizzazione di mercato di ADA è di circa $14,7 miliardi di dollari, il che lo rende l’ottavo asset cripto più prezioso per capitalizzazione di mercato. Il valore di ADA è di oltre $0,43, più di 20 volte superiore a $0,02, ovvero il prezzo durante l’ICO. Ovviamente il bear market non perdona nessuno.

IOTA

Periodo dell’ICO: dicembre 2015

Finanziamento garantito: circa $500.000

Capitalizzazione di mercato attuale: $760 milioni

IOTA (MIOTA) è sopravvissuta al crollo del mercato ICO trovando una nicchia specifica: è una criptovaluta che offre microtransazioni veloci e a costo zero, adattate specificamente alle esigenze dell’industria dell’Internet of Things (IoT). Continuando anche la tendenza in calo delle somme raccolte tramite ICO, IOTA si è assicurata $500 mila dollari nel suo crowdsale di fine 2015, rendendo la sua posizione attuale ancora più impressionante.

Le funzionalità uniche – che pochi altri progetti hanno – hanno reso questo possibile. Ad esempio, eseguire una transazione tramite Bitcoin o Ethereum è ancora relativamente costoso. Le gas fees possono spesso superare anche il valore di 1 dollaro. L’assenza di commissioni di IOTA ha contribuito a trasformare quei $500.000 in $750 milioni di dollari, ovvero la capitalizzazione di mercato attuale. L’incredibile tasso di crescita fa impallidire persino ADA, al confronto.

Numerose collaborazioni sia all’interno del settore (Binance, Huobi, OKX) che all’esterno (Jaguar Land Rover, Dell) mostrano la richiesta di soluzioni altamente specializzate nel settore delle criptovalute. IOTA è ancora in fase di sviluppo attivo: l’aggiornamento Chrysalis è stato introdotto nella sua rete nell’aprile 2021, con l’obiettivo di aumentare la velocità delle transazioni, passare al modello UTXO – simile a quello di Bitcoin – e migliorare l’efficienza energetica della blockchain.

Dov’è adesso? Sebbene il 58° posto di IOTA per capitalizzazione di mercato – a ottobre 2022 – potrebbe non essere così impressionante come alcune delle altre voci della nostra lista, il suo aumento fulmineo dai soli $500.000 parla per sé. In effetti, il rapporto di IOTA tra capitalizzazione corrente e finanziamento ICO garantito (1500:1) potrebbe essere probabilmente il più alto dell’intero mercato, secondo solo a quello di Ethereum.

ICO fallite: criptovalute spazzate via dal mercato

The DAO

Periodo dell’ICO: maggio 2016

Finanziamento garantito: $168 milioni

Capitalizzazione di mercato attuale: 0

Probabilmente il progetto che aveva dato il via alla corsa all’oro delle ICO, The DAO è stato il primo crowdsale ad essersi assicurato – e superato – un finanziamento record di $100 milioni di dollari. Un concetto rivoluzionario all’epoca, The DAO era concepito come una sorta di fondo di capitale di rischio decentralizzato e governato dagli utenti, le cui attività di investimento dovevano essere gestite non da un gruppo di dirigenti, ma piuttosto secondo un voto democratico di tutti i suoi partecipanti.

L’idea si è rivelata allettante, poiché la sua ICO è riuscita ad attirare $168 milioni di contributi da oltre 10.000 investitori in un round pubblico di 28 giorni a maggio 2016. Ma prima del termine del crowdsale, un documento rilasciato da un gruppo di scienziati informatici descriveva in dettaglio numerose vulnerabilità di sicurezza nel codice del contratto intelligente su cui era in esecuzione The DAO. Non ci è voluto molto perché alcuni hacker ne approfittassero. Il 17 giugno 2016, sono state sfruttate molte delle note vulnerabilità del codice per sottrarre circa 50 milioni di dollari di fondi detenuti dalla DAO.

Finale amaro

Ciò che è seguito è stata una divisione della blockchain di Ethereum – che The DAO utilizzava come piattaforma – in Ethereum ed Ethereum Classic (ETC). I fautori della scissione di ETC consideravano la perdita di fondi una valida conseguenza della natura immutabile della tecnologia blockchain, mentre la blockchain che oggi tutti noi utilizziamo ha scelto di espropriare gli ETH rubati agli hacker e restituirli agli investitori.

Dov’è adesso? A dicembre 2016 le coppie di trading con DAO sono state rimosse da tutti i principali exchange di criptovalute. Il progetto era morto molto prima, ma l’ultimo aggiornamento del suo repository GitHub è datato 30 luglio 2016.

Telegram open network

Periodo dell’ICO: febbraio-marzo 2018

Finanziamenti garantiti: $1,7 miliardi di dollari

Capitalizzazione di mercato attuale: 0

Telegram Open Network è stato un progetto ambizioso di Pavel Durov – co-fondatore della famosa app di messaggistica Telegram. Il progetto incentrato sulla privacy aveva l’obiettivo di creare un intero ecosistema di prodotti basati su blockchain attorno alla piattaforma. Doveva includere, tra le altre cose, un’alternativa di pagamento decentralizzata a sistemi come Visa e MasterCard e una piattaforma per DApp e servizi, simile a Google Play e App Store.

Al fine di finanziare lo sviluppo della rete, Durov ha annunciato una massiccia vendita privata di future sui token Gram. Questi sarebbero poi stati convertiti in veri e propri token di criptovaluta. Dopo i due round di vendita, condotti tra febbraio e marzo 2018, TON si è assicurata con successo 1,7 miliardi di dollari di finanziamenti da investitori privati ​​come l’uomo d’affari e politico russo-israeliano Roman Abramovich.

Quel successo non sarebbe durato, tuttavia, poiché nell’ottobre 2019 la US Securities and Exchange Commission (SEC) ha interrotto la distribuzione dei token Gram, sostenendo che la vendita era di fatto una distribuzione non registrata di titoli. Dopo diversi mesi di procedimenti legali, la SEC e Telegram hanno raggiunto un accordo, secondo il quale quest’ultimo ha dovuto rimborsare 1,22 miliardi di dollari ai suoi investitori e pagare una penale di 18,5 milioni di dollari alla SEC, ponendo fine al coinvolgimento attivo di Telegram nello sviluppo di TON.

Dov’è adesso? Il progetto, ora denominato The Open Network (TON), è ancora in lavorazione da diversi gruppi indipendenti l’uno dall’altro e dalla stessa Telegram.

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