L’evoluzione dei DEX negli anni: come gli exchange decentralizzati hanno influenzato il mercato delle criptovalute dal 2016 ad oggi.
Gli exchange centralizzati (DEX) oggi sono per la maggior parte ricchi di funzionalità e intuitivi per gli utenti. Ma ci hanno messo un po’ di tempo per raggiungere questo livello. In questo articolo, osserviamo come si è evoluto il panorama dei DEX nel mercato cripto.
Gli exchange decentralizzati – o DEX – sono un punto fermo nel panorama della finanza decentralizzata (DeFi) di oggi.
Consentono agli utenti di fare trading completamente trustless – ovvero senza autorizzazione – e peer-to-peer. Pertanto, queste piattaforme hanno rivoluzionato il modo in cui gli utenti scambiano criptovalute.
Oggi sono ricchi di funzionalità e intuitivi per gli utenti, ma hanno fatto molta strada per arrivare a questo livello di qualità.
Diamo un’occhiata a come si è evoluto il panorama dei DEX negli ultimi anni: immergiamoci!
Table of Contents
2016-2017: DEX di prima generazione
Chi c’è dal 2016 sicuramente può ricordare la prima generazione di exchange decentralizzati.
Piattaforme come IDEX, EtherDelta e ForkDelta, hanno iniziato ad operare proprio in questo periodo. Per la prima volta, queste piattaforme consentivano agli utenti di scambiare criptovalute in modo peer-to-peer, riducendo al minimo la necessità di fidarsi dell’altra parte.
Ma tali piattaforme di prima generazione soffrivano degli stessi problemi:
- User Experience lenta e goffa;
- Liquidità limitata;
- Libro mastro parzialmente centralizzato.
Nonostante non fossero custodial, molti DEX di prima generazione non erano completamente decentralizzati, e potevano invece essere considerati piattaforme ibride. Di conseguenza, erano soggette ad attacchi normativi. E così alcune piattaforme sono state costrette a bloccare gli IP da regioni specifiche e implementare politiche KYC/AML.
Molti dei problemi erano rappresentati dalle loro interfacce utente lente e goffe, che di solito richiedevano agli utenti di trasferire i propri token agli smart contract della piattaforma, o creare un account solo per impostare i propri ordini limite. Anche le piattaforme stesse erano spesso lente, il che rendeva difficile fare trading in modo efficiente.
Questi problemi hanno contribuito a plasmare la generazione di DEX successiva, ovvero i cosiddetti market maker automatizzati (AMM). Da allora molti DEX della prima ondata si sono evoluti proprio per affrontare questi problemi iniziali.
2018: L’avvento dei Market Maker Automatizzati (AMM)
A novembre 2018 lo spazio dei DEX ha iniziato a crescere in modo verticale anche grazie all’avvento del primo popolare AMM, noto come Uniswap.
La piattaforma ha cambiato il modo in cui le persone pensano al trading peer-to-peer, introducendo i concetti di pool di liquidità decentralizzati e curve di prezzo.
Consentendo agli utenti di depositare i propri asset in pool di liquidità bilaterali che utilizzano una formula matematica – in genere la formula del prodotto costante – per determinare il valore relativo di ciascun asset, Uniswap ha sostanzialmente risolto il problema della liquidità. La piattaforma ha anche contribuito a prezzare in modo efficiente asset nuovi e maggiormente speculativi, contribuendo ad alimentare una vera e propria esplosione degli asset ERC-20, ovvero quelli costruiti sulla blockchain di Ethereum.
Il modello AMM è diventato così popolare che ora è utilizzato dalla stragrande maggioranza degli exchange decentralizzati. Di fatto è diventato lo standard nel settore.
Oggi praticamente tutte le principali blockchain compatibili con la DeFi hanno il proprio AMM (o gamma di AMM), molti dei quali possono essere considerati cloni o fork di Uniswap. Tra questi citiamo sicuramente il popolarissimo PancakeSwap (l’equivalente di Uniswap, ma su BNB Chain), SpiritSwap (per Fantom) e Pangolin (per Avalanche).
Al giorno d’oggi, possiamo dire che i DEX aprono le porte principali della DeFi. Oltre a facilitare gli scambi di asset, nella maggior parte dei casi hanno una gamma di funzionalità aggiuntive, tra cui farming, servizi di prestito decentralizzati e launchpad.
Hanno anche contribuito ad alimentare una serie di nuove opportunità di rendimento, inclusi protocolli di prestito decentralizzati come Euler, e pool di liquidità senza autorizzazione per la condivisione delle entrate, aiutando gli utenti a massimizzare l’efficienza del capitale.
2021: nascita di DEX specifici per ogni piattaforma
La stragrande maggioranza degli exchange decentralizzati dell’attuale generazione può essere considerata generale. In genere consentono agli utenti di negoziare qualsiasi asset desiderino, a condizione che esista un pool di liquidità per tale asset.
Ma più recentemente è apparsa una nuova generazione di DEX specifici per la piattaforma. Questi sono solitamente costruiti appositamente per un ecosistema specifico e consentono agli utenti all’interno di quell’ecosistema di scambiare una gamma ristretta di risorse.
Uno dei primi esempi di DEX specifico per la piattaforma è Katana, un AMM basato su Ronin Chain. La piattaforma è progettata specificamente per gli utenti di Axie Infinity, consentendo agli utenti di scambiare gli asset nativi dell’ecosistema Axie Infinity, tra cui Smooth Love Potion (SLP) e AXS, nonché asset generici come Ronin (RON) e USD Coin (USDC).
XCAD Network, creators di Youtube e piattaforma di coinvolgimento dei fan, sta anche lavorando su un DEX specifico della piattaforma, ma questa volta per i token dei creators. Il DEX consentirà agli utenti di scambiare senza autorizzazione i token dei loro creators preferiti contro un’ampia gamma di criptovalute e stablecoin, formando un ambiente di trading chiuso per gli utenti XCAD. In sostanza questa piattaforma si propone come competitor di YouTube, ma nel Web3.
Dato che alcune DApp indipendenti possono raggiungere potenzialmente milioni di utenti attivi, i DEX specifici della piattaforma possono accumulare un volume di scambi impressionante.
Infatti, nonostante si rivolga solo ai giocatori di Axie Infinity, il DEX Katana ha spesso raggiunto $100 milioni di volume di scambi giornalieri e una media di oltre $2 milioni al giorno, rendendolo uno dei 50 DEX più grandi per volume di scambi.
DEX e criptovalute nel 2022: soluzioni multi-chain
La stragrande maggioranza dei DEX odierni opera su una singola blockchain, oppure una versione indipendente della DApp è disponibile su più chain senza capacità di trading cross-chain.
Ma grazie ai progressi nelle tecnologie cross-chain come bridge e atomic swap, la prima generazione di DEX cross-chain è già operativa. Possiamo citare a proposito piattaforme del calibro di Atlas DEX, Swappery, SushiXSwap, THORswap e anche altri.
Ad oggi, la maggior parte di queste sfrutta una combinazione di bridge e pool di liquidità decentralizzati per realizzare scambi cross-chain, mentre altre piattaforme aggregano liquidità da DEX su blockchain diverse, ancora, utilizzando bridge per spostare i token tra le diverse blockchain.
In quanto ecosistema interoperabile di blockchain, Cosmos presenta anche una varietà di DEX cross chain, come Osmosis e Crescent. Ma va notato che questi sono vincolati all’ecosistema Cosmos e non possono collegare risorse da blockchain non Cosmos SDK.
Ad oggi esistono diversi DEX che consentono l’atomic swap – tra questi c’è Atomex – ma nessun exchange ha ancora ottenuto un’adozione rilevante.
DEX e criptovalute: dal 2022 in poi
L’industria DEX è ricca di innovazione e può essere considerata uno dei settori in più rapida evoluzione dello spazio DeFi.
In soli sei anni, abbiamo assistito all’avvento di più generazioni di DEX, con alcune delle opzioni più popolari che ora iniziano a competere con l’usabilità, le funzionalità e la liquidità delle piattaforme centralizzate.
Sta prendendo forma anche la prossima generazione di DEX. Tra questi troviamo players del calibro di Sudoswap, che ha appena lanciato sudoAMM, un DEX che cambia il modo in cui gli utenti acquistano e vendono NFT attraverso l’uso di curve di legame simili ad AMM.
Di recente è stato lanciato anche un DEX per il mercato azionario tokenizzato, noto come Nasdex. Questo exchange consente agli utenti di negoziare azioni tokenizzate sulla blockchain, mentre l’hub DeFi basato su Terra – Mirror Protocol – consente agli utenti di negoziare azioni sintetiche tra cui AMZN, AMD, COIN e altro ancora. Tutto questo se ci fidiamo ancora della blockchain di Terra.
Anche le valute digitali delle banche centrali (CBDC) potrebbero entrare negli ecosistemi DEX in un futuro prossimo.
Attualmente – considerando lo studio da parte delle banche centrali in più di 100 regioni in tutto il mondo – ci sono buone probabilità che possa essere in futuro lanciato un DEX regolamentato per CBDC. Questo poiché è probabile che la maggior parte delle CBDC venga lanciata su blockchain private.
Verosimilmente, tutto questo dovrebbe avvenire tra diversi anni.