Perché il tanto atteso “Merge” di Ethereum non farà fuori la maggior parte dei Layer 1: in questo articolo esploriamo le possibilità.
Il Merge mira ad affrontare le attuali sfide affrontate da Ethereum, riducendo significativamente la quantità di energia necessaria per far funzionare la rete e aprendo la strada a ulteriori aggiornamenti. Leggi di più.
Da quando la sua rete principale è stata attivata nel luglio 2015, Ethereum è stato protetto da un meccanismo di consenso Proof-of-Work.
Tuttavia, questo non era il piano a lungo termine: il consumo energetico dell’algoritmo Proof-of-Work ha portato l’eventuale passaggio al Proof-of-Stake ad essere una parte fondamentale della roadmap del progetto. Vediamo perché.
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Consumo energetico: pietra angolare del Merge
Il Proof-of-Work è un meccanismo di consenso che vede una rete di miners competere per estrarre il blocco successivo risolvendo sfide di hashing. Il primo miner che trova con successo l’hash del blocco è quindi in grado di riempire il blocco di transazioni prima di aggiungerlo alla blockchain, trasmettendo lo stato aggiornato al resto della rete e guadagnando una ricompensa per il proprio lavoro.
Questo processo è noto per essere molto sicuro, ma anche estremamente dispendioso in termini energetici. Secondo una recente stima del team di Ethereum, la rete ha attualmente un consumo energetico di circa 112 TWh/anno, che è circa il doppio di quello della Svizzera.
Questo uso di energia ha visto Ethereum ricevere una grande quantità di critiche dagli utenti, molti dei quali sostengono che Ethereum è dannoso per l’ambiente e che non può sbocciare definitivamente fino a quando questa limitazione non sarà stata risolta.
Il Merge cerca di affrontare questa sfida riducendo significativamente la quantità di energia richiesta per mantenere la rete e aprendo la strada a ulteriori aggiornamenti: in altre parole, è il tanto atteso passaggio al proof-of-stake.
Merge di Ethereum in sintesi
Il Merge vedrà Ethereum passare dal proof-of-work a un’alternativa più efficiente dal punto di vista energetico nota come proof-of-stake. Questo eliminerà completamente la necessità di una vasta rete di miners assetati di potere, in quanto la produzione di blocchi viene invece affidata ai nodi di convalida.
Leggi: Ethereum Proof-of-Work (PoW) vs Ethereum Proof-of-Stake (PoS)
In pratica, ciò comporta la “fusione” della Beacon Chain proof-of-stake con il livello di esecuzione di Ethereum preesistente. In poche parole, il sistema Proof-of-Work esistente verrà sostituito.
Invece di spendere risorse di calcolo come parte del processo di mining, i validatori vengono selezionati casualmente per proporre il blocco successivo. Il validatore selezionato riceve la ricompensa per aver proposto il blocco, nonché eventuali commissioni prioritarie, incluse nelle loro transazioni.
Questi validatori devono mettere in staking almeno 32 ETH per partecipare al processo di produzione dei blocchi. Se agiscono in modo disonesto, possono vedersi tagliare fino al 100% della loro partecipazione, ed essere espulsi dalla rete (questo processo è noto come Slashing).
Passando al proof-of-stake, il consumo di energia di Ethereum sarà ridotto di circa il 99,95%, sulla scia di altre blockchain proof-of-stake. Oltre a questo, non cambierà molto altro. Dopo il Merge non miglioreranno né le commissioni di transazione di Ethereum, né il suo throughput.
Il Merge è attualmente programmato per il 15 settembre 2022. Salva Crypto.it tra i preferiti per non perdere nessun aggiornamento.
Merge: i concorrenti layer 1 possono sopravvivere?
Nonostante la credenza popolare, l’imminente aggiornamento di Ethereum non porterà a un cambiamento significativo nell’esperienza dell’utente. La rete non vedrà un aumento di velocità importante, né le sue capacità cambieranno in modo apprezzabile. In effetti, la maggior parte degli utenti finali non si accorgerà nemmeno del cambiamento.
Al contrario, il Merge può essere considerata un semplice aggiornamento dell’efficienza.
Diminuendo il suo carico energetico e mantenendo (o potenzialmente migliorando) la sua sicurezza, Ethereum diventerà sicuramente più attraente per costruttori, sviluppatori e istituzioni, e meno un obiettivo per le repressioni normative.
Attualmente, ci sono decine di altre piattaforme di contratti intelligenti layer 1, ognuna delle quali tenta di competere con Ethereum per assicurarsi i migliori utenti, sviluppatori e risorse di finanziamento. La maggior parte di queste piattaforme afferma di fornire vantaggi tecnologici o ideologici rispetto a Ethereum.
Dai un’occhiata: le migliori piattaforme Smart Contract per capitalizzazione di mercato
Nella maggior parte dei casi, i layer 1 alternativi competono con Ethereum in termini di scalabilità, throughput e/o commissioni. Essendo più veloci e/o meno costose di Ethereum, queste piattaforme sperano di alimentare la prossima generazione di applicazioni e servizi decentralizzati (DApp) adottati in massa.
Dopo il Merge, la maggior parte degli altri layer 1 popolari supererà comunque Ethereum in termini di transazioni supportate al secondo (tps).
Secondo la ricerca di Kaiko, sia Cardano che Solana supereranno notevolmente il throughput massimo di Ethereum. Anche piattaforme come Avalanche, BNB Chain e Polygon si confrontano facilmente con Ethereum in termini di throughput, che vanno da 300 a 4.500 tps massimi. Detto questo, pochi L1 massimizzano effettivamente la loro larghezza di banda, a causa dello spazio nei blocchi mititato. Quindi questo vantaggio tecnico può essere in alcuni casi discutibile.
Costo di transizione medio
Non è solo il throughput che separa Ethereum da altri popolari L1. La maggior parte di questi si confronta favorevolmente anche in termini di commissioni, ovvero il costo delle transazioni e dell’esecuzione di operazioni di smart contract. Allo stato attuale, la maggior parte delle altre piattaforme di smart contract popolari ha commissioni almeno dieci volte inferiori a quelle di Ethereum, il che le rende molto più economiche sia per gli utenti che per gli sviluppatori:
- Ethereum: $3,20
- BNB Chain: $0,22
- Solana: $0,00025
- Avalanche: < $0,001
- Cardano: $0,46
Oltre a questo, ciascuna di queste piattaforme ha il proprio ecosistema di prodotti e servizi, molti dei quali sono personalizzati in base ai dati demografici della loro community unica.
Sebbene Ethereum abbia ancora il panorama di gran lunga più ampio e diversificato di DApp, gli sviluppatori scelgono ancora di costruire su altre piattaforme per vari motivi, tra cui un migliore accesso ai finanziamenti, facilità d’uso, risorse per sviluppatori e vantaggi tecnici.
Nel complesso, praticamente ogni layer 1 manterrà i suoi vantaggi competitivi su Ethereum anche dopo il Merge.
Ethereum Classic si distingue come l’ovvia eccezione tra le piattaforme layer 1. Nonostante sia stato un tempo il più grande rivale di Ethereum, la versione Classic non completerà il proprio passaggio al Proof-of-Stake.
Detto questo, una parte degli attuali miners di Ethereum passerà probabilmente a Ethereum Classic dopo il Merge, dando potenzialmente nuova vita al parente in difficoltà.
Merge e Layer 1: cosa succederà?
Il Merge è il primo di una lunga serie di aggiornamenti pianificati per la rete Ethereum. Gli aggiornamenti successivi vedranno Ethereum differenziarsi in modo netto dalle altre piattaforme di smart contract.
Secondo una recente presentazione del co-fondatore di Ethereum – Vitalik Buterin – la roadmap di sviluppo post-Merge di Ethereum può essere suddivisa in quattro eventi principali:
- Surge: aggiunta di shard chain, le quali aumentano notevolmente le transazioni al secondo massime di Ethereum.
- Verge: l’introduzione di “Verkle Trees”, che aiuta a ottimizzare l’archiviazione on-chain e rendere più accessibile l’esecuzione di un nodo.
- Purge: la rimozione dei dati storici per ridurre la congestione della rete.
- Splurge: una gamma di vari miglioramenti extra che aiuteranno a migliorare la sicurezza, la privacy, l’accessibilità e le capacità generali.
Ethereum sarà “completato al 55% una volta terminato il Merge“, ha affermato Vitalik Buterin durante la sua presentazione a EthCC 5.
Man mano che Ethereum completa gli obiettivi della sua ambiziosa roadmap, alcuni dei vantaggi offerti dai competitors potrebbero rivelarsi temporanei, in particolare per i L1 che non hanno una roadmap altrettanto ambiziosa.