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Ethereum a 275$ dopo il Merge? Un dettaglio che non stai considerando

Merge Trade di Ethereum: cos’è e come possiamo trarne vantaggio, a pochi giorni dall’aggiornamento più importante della storia di ETH.

Il “Merge Trade” di Ethereum ha mandato tutti in FOMO, soprattutto i primi giorni. ETH ha fatto un pump del 35% da quando è stata annunciata la tanto attesa data del Merge, anche se ha già corretto. Ma questo rally è sostenibile o sarà semplicemente guidato dall’hype? Leggi di più.

Abbiamo trattato il Merge di Ethereum fino alla nausea, ad esempio qui, qui e qui. Ma le ultime notizie hanno messo in moto la narrativa della prossima generazione delle criptovalute. Il 15 luglio 2022, lo sviluppatore di Ethereum Tim Beiko ha annunciato il 15 settembre 2022 come data obiettivo per la tanto attesa fusione.

Adobe Stock

Di per sé sarebbe già abbastanza eccitante, ma ha dato il via ad una massiccia compravendita di ETH.

È ancora più impressionante se si considera come ETH ha overperformato BTC, anche se nel momento in cui scrivo entrambi hanno subito una correzione fisiologica.

Twitter ha subito accettato di buon grado la narrativa del “Merge Trade”. In questo articolo, trattiamo il “Merge Trade” analizzando:

  • Cos’è il Merge Trade;
  • Cosa cambierà e cosa non cambierà dopo il Merge per Ethereum;
  • I casi bullish e bearish per il Merge Trade.

Immergiamoci subito!

Merge Trade di Ethereum: che cos’è

In breve, il Merge Trade è una tendenza ad investire in ETH sfruttando l’hype per il passaggio di Ethereum dal proof-of-work (PoW) al proof-of-stake (PoS).

La versione breve del Merge è:

Il livello di esecuzione esistente (mainnet di Ethereum) si fonderà con il nuovo livello di consenso PoS (la Beacon Chain). La rete sarà protetta dagli ETH in staking – meccanismo che di fatto prende il posto del mining – riducendo il consumo di energia di circa il 99,95% e posizionando correttamente la blockchain per i futuri aggiornamenti di scalabilità come lo sharding.

La versione lunga è:

Ethereum passerà al meccanismo di consenso PoS, il che significa che puoi guadagnare un succoso rendimento di staking e contemporaneamente aiutare a proteggere la rete. Inoltre, il passaggio attirerà nuovi investitori (probabilmente istituzionali), a cui piace che Ethereum sia ora una blockchain “pulita”. Inoltre l’emissione di ETH potrebbe diventare deflazionistica.

Decomprimeremo tutte queste nozioni di seguito, analizzandole una per una.

La narrativa del Merge Trade si nutre di un rally simile a quello visto nel 2021, quando l’aggiornamento EIP-1559 ha innescato una crescita del 60% nel prezzo di ETH. Il Merge è previsto per metà settembre, ma il trading speculativo sembra già avviato. stETH – che si stava ampliando durante la liquidazione di Celsius – vale 0,97 ETH nel momento in cui scrivo. Per chi non lo sapesse, stETH è un prodotto di staking “liquido” di Lido che consente agli utenti di mettere in staking e guadagnare ricompense in ETH sulla Beacon Chain.

Inoltre, un aumento del costo del gas ci segnala un aumento della domanda per il blockspace di Ethereum.

Secondo TheBlock, gli indirizzi che detengono oltre l’1% degli ETH in circolazione hanno acquistato la criptovaluta durante l’ultimo grande crollo. Ma prima di spiegare per bene in cosa consiste il Merge Trade, dobbiamo guardare cosa cambierà – e cosa non cambierà – dopo il tanto atteso Merge.

Cosa accadrà dopo il Merge?

Succederà tutto a livello tecnologico, tanto che gli investitori non noteranno grosse differenze. Per gli utenti di Ethereum quindi, significa quanto segue:

  • Le commissioni rimangono le stesse. Se la domanda aumenta, le commissioni aumentano.
  • L’inflazione di ETH scende in modo significativo. L’importo esatto dipenderà dalla quantità di ETH in staking – ma anche stando agli attuali 13 milioni di ETH in staking – il tasso di emissione giornaliero diminuirebbe del 90%.
  • ETH potrebbe facilmente diventare deflazionistico. Se la domanda aumenta e vengono messi in stake più ETH, la criptovaluta potrebbe entrare in un circolo virtuoso deflazionistico.
  • La Blockchain di Ethereum non diventerà più veloce. Poiché le blockchain aggiuntive forniranno solo più spazio di blocco – tramite i futuri aggiornamenti di sharding – gli utenti di Ethereum faranno affidamento su soluzioni layer due per assicurarsi delle transazioni più veloci.

Questi sono tutti fatti indiscutibili. La community di Ethereum è in fermento, anche grazie ai cambiamenti che saranno possibili in futuro, grazie a questo aggiornamento storico. A proposito di questo – durante l’EthCC Paris questa settimana – Vitalik Buterin ha delineato la roadmap per Ethereum dopo il Merge, il quale rappresenta un completamento del 40% della roadmap finale. La rete subirà in seguito i seguenti aggiornamenti: “surge”, “verge”, “purge” e “splurge”: tutto questo sarà possibile solo dopo che Ethereum sarà passato completamente ad un meccanismo di consenso PoS.

Il caso bullish per il Merge Trade

Fondamentali: contano ancora in un mercato pieno di sh*tcoin a tema cane?

La risposta a questa domanda è sempre sì: la moda passa, ma un caso d’uso concreto è per sempre.

Uno dei miglioramenti fondamentali è la ridotta richiesta di energia di una blockchain proof-of-stake. Questo di per sé è un dato di fatto: la PoS riduce il consumo di elettricità di oltre il 99%. Ma gli investitori sono realmente interessati a questo?

(credits: ethereum.org)

Devono. ETH è la criptovaluta più “affermata” oltre a BTC. Essere una “blockchain verde” e “conforme agli standard” è un attributo ben preciso, che i gestori di fondi vorrebbero vendere ai propri clienti. È anche un elemento di differenziazione rispetto a Bitcoin. Come dice correttamente Arthur Hayes, “siamo qui per fare soldi“.

Tuttavia, uno degli argomenti più discussi in ambito Merge è sicuramente il rendimento dello staking. L’idea è la seguente:

Ethereum pagherà agli stakers una percentuale garantita dal 7% all’11% dopo l’aggiornamento (stime attuali). Poiché il rendimento di ETH dipende solo dall’esecuzione del contratto intelligente, non c’è modo di non essere pagati, ad esclusione di un non auspicabile guasto della rete. Ciò rende il rendimento di ETH simile a un’obbligazione. Più precisamente, un’obbligazione dei mercati emergenti. E come un mercato emergente, presti denaro (mediante staking), hai un rischio valutario (perché acquisti ETH) e vieni pagato sul tuo deposito (come un’obbligazione).

Questo di per sé è già piuttosto attraente. Un modo per capitalizzare su questo è mettere in stake ETH e coprire il rischio valutario cortocircuitando i contratti perpetual di ETH su un exchange. Se il tasso di finanziamento sui futures è positivo, puoi ottenere il rendimento dello staking e il tasso di finanziamento: circa il 10% quasi senza rischi!
Ma puoi migliorarlo ulteriormente.

Da quando EIP-1559 ha introdotto un aumento delle commissioni di transazione, una maggiore domanda di blockspace di Ethereum rende ETH deflazionistico. Funziona come un riacquisto di azioni, con la società (Ethereum) che toglie l’equity (ETH) dal mercato. Inoltre, i non staker vengono liquidati, in quanto rinunciano al rendimento dello staking di oltre il 7%. Tutto questo dovrebbe creare un altro driver di domanda per lo staking di ETH.

(credits: Galaxy Digital Research)

Stima dell’offerta leggermente datata, ma comunque rilevante.

Quindi, se siamo d’accordo sul fatto che ETH sia in realtà un “obbligazione su blockchain” ed Ethereum sia la “nazione su blockchain” più desiderabile con un’obbligazione, allora il suo rendimento di staking diventa il “tasso privo di rischio“. Come mai?
Perché gli investitori non investirebbero su una criptovaluta più piccola (quindi più rischiosa) per ricevere un rendimento di staking inferiore, e avere un rischio valutario più elevato.

Per speculare va bene? Sì. Come investimento istituzionale? Probabilmente no.

Questa tesi “ETH come blockchain bond per investitori istituzionali” è al centro delle discussioni nell’ambito del Merge Trade. Ci sono alcuni interessanti stock flow models per ETH, che restituiscono numeri succosi e alimentano il sentiment comune degli investitori.

Merge di Ethereum: cos’è che potrebbe andare storto?

Sembra fin troppo bello per essere vero, vero? Metti in staking ETH – ovvero li blocchi – e ti godi le ricompense.

Arthur Hayes ha presentato il caso per ETH a $10.000 in un saggio alcuni mesi fa. Ha sottolineato che Ethereum ha un prezzo migliore per quanto riguarda sviluppatori e TVL. In altre parole, la sua community è più grande, e molte più persone usano Ethereum rispetto ad altre blockchain layer 1.

A parte i rischi sistemici a cui è esposto ogni mercato – come un cattivo ambiente macro – i rischi maggiori sono tecnici e normativi.

Ethereum diventerà probabilmente più centralizzato dopo il Merge, poiché i big wallet (spesso si tratta di CEX) diventano validatori e accumulano molto valore rispetto agli altri players. Sebbene la community identifichi un numero assoluto di validatori, la coalizione vincente del 51% dei voti sarà composta da pochi partiti. Come in una società normale, questo darà più potere ai più ricchi, e il rendimento dello staking aggraverà questa tendenza nel tempo.

La centralizzazione conta se il mercato pensa che lo farà. Gli utenti possono decidere che – se Ethereum non è molto più decentralizzato rispetto ad altre chain – vale la pena usare altre blockchain Layer 1. Molto dipenderà da quanta domanda c’è per il blockspace di Ethereum, ovvero quanto è popolare l’ecosistema. Certo, Ethereum è molto più avanti di altre chain.

(credits: Electric Capital)

Le autorità di regolamentazione possono imporre il rispetto delle proprie richieste, più o meno rigide. I grandi validatori potrebbero avere le proprie idee su cosa dovrebbe accadere su Ethereum. In altre parole, la politica potrebbe avere un impatto decisivo.

Un altro fattore di rischio è il rischio di esecuzione. Nessuna blockchain grande come Ethereum ha mai eseguito un tale passaggio, quindi nessuno sa cosa potrebbe andare storto.

Infine, quando i prelievi di ETH alla fine verranno sbloccati – 6-12 mesi dopo – potrebbe succedere di tutto. Gli staker potrebbero prendere i profitti e tanti saluti, o vendere i propri ETH se qualcosa va storto. Oppure lasciare tutto in stake mentre ETH sale a $10.000. Semplicemente non possiamo saperlo.

Considerazioni finali

Il Merge probabilmente dominerà il sentiment delle criptovalute fino a settembre. Nessuno sa dove arriverà il prezzo di ETH, quindi preparate i pop corn e non investite mai quello che non potete permettervi di perdere.

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