Tokenomics: che cos’è e come la usiamo per valutare un investimento a lungo termine

La Tokenomics è fondamentale per capire se un progetto in criptovaluta è sostenibile a lungo termine. Scopri di più!

Tokenomics: il tema della comprensione delle caratteristiche della domanda e dell’offerta di una criptovaluta.

Nell’economia tradizionale, gli economisti monitorano l’emissione di una valuta utilizzando i dati ufficiali sull’offerta di moneta. I numeri che riportano sono generalmente chiamati M1, M2 e, a seconda del paese, anche M3 o M4. Una spiegazione approfondita delle quattro categorie M va oltre questa analisi sulla tokenomics: sappi solo che M1 è una misura del denaro “più liquido”, M2 è “meno liquido” e così via. Questi numeri consentono una maggiore trasparenza e il monitoraggio di diversi aspetti dell’offerta di una valuta.

Questi numeri sono importanti perché nel corso della storia re, regine e governi hanno da sempre l’abitudine di creare denaro aggiuntivo nel proprio paese (stampare denaro ti ricorda qualcosa?). Gestire un paese o combattere una guerra può essere molto costoso e non è stato sempre facile aumentare le entrate o bilanciare un budget. Questo spesso significava che era opportuno creare semplicemente più valuta.

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Nel mondo moderno, cose come i salvataggi delle banche e le risposte alle pandemie hanno richiesto ai governi di tutto il mondo di creare quantità sostanziali di nuova valuta molto rapidamente.

Mentre i governi supervisionano questo processo, la creazione di valuta aggiuntiva può causare una lenta – o talvolta veloce – riduzione del valore del denaro esistente. Chiamiamo questa riduzione “inflazione” ed è più visibile quando i prezzi delle cose che acquistiamo regolarmente aumentano anno dopo anno. Pensiamo alla benzina, ci siamo capiti. Ora che il ragionamento comincia ad avere senso, possiamo andare avanti.

Che cos’è un token?

Prima di addentrarci nella tokenomics, diamo un’occhiata a cos’è veramente un token. Un token è un’unità digitale di una criptovaluta che viene utilizzata come asset specifico o per rappresentare valore sulla blockchain. I token hanno più casi d’uso, ma i più comuni sono i token di sicurezza, utilità e governance.

Le criptovalute e i token costruiti su blockchain hanno programmi di emissione preimpostati, creati algoritmicamente. Ciò significa che possiamo prevedere con una certa precisione quante monete saranno state create entro una certa data. Sebbene sia possibile per la maggior parte delle criptovalute modificare questo programma di emissione, normalmente richiederà l’accordo di molte persone ed è molto difficile da implementare.

Questo fornisce un po’ di conforto e sicurezza ai proprietari, perché conoscono la tokenomics e in che misura il loro asset verrà creato in un modo molto più prevedibile rispetto ai governi che creano denaro. Se vuoi sapere di più sul processo di tokenizzazione, clicca qui.

Qual è l’offerta totale di Bitcoin?

In totale, saranno prodotti solo 21 milioni di Bitcoin nella storia. La fornitura totale di Bitcoin sarà raggiunta intorno al 2140. Fino ad allora, il numero di nuove monete create tramite il processo di mining diminuirà della metà all’incirca ogni quattro anni. Questo è noto come meccanismo di halving di Bitcoin ed è stato progettato per creare ciò che gli economisti chiamano scarsità, fornendo quindi una pressione al rialzo sui prezzi.

21 milioni di offerta totale di BTC possono sembrare un numero molto grande. Ma se lo mettiamo di fianco agli 8 miliardi circa di persone sulla terra, ci rendiamo subito conto che è incredibilmente piccolo. È proprio questo squilibrio che porta molte persone a confrontare Bitcoin con l’oro ed a valutarlo come riserva di valore.

Essendo la prima criptovaluta ad essere stata creata, il processo di emissione e il programma di Bitcoin hanno aperto la strada ad altri progetti simili. Ad esempio anche Bitcoin Cash, Bitcoin SV e Zcash hanno un hard cap di 21 milioni di monete, anche se non conosco nessuno che ci investe. Altre criptovalute ancora utilizzano lo stesso framework ma hanno un numero complessivo maggiore.

Fornitura circolante Dogecoin – caso studio

Ci sono criptovalute il cui programma è molto diverso. Ad esempio Dogecoin ha una fornitura di token essenzialmente illimitata.

L’offerta circolante di Dogecoin è attualmente di 132,67 miliardi a luglio 2022, senza un’offerta massima fissa. Ha un’offerta inflazionistica, invece di una deflazionistica come Bitcoin. I sostenitori di Dogecoin – che includono miliardari di alto profilo – sostengono che questa tokenomics è ciò che rende Dogecoin una valuta utilizzabile.

I fondatori sperano che questa caratteristica renda più facile mantenere un prezzo ragionevole e diventi così una valuta più utilizzabile. Ci vorranno anni per capire se questo accadrà davvero.

Negli anni sono nate un sacco di coin e token, molti dei quali operano su Ethereum ed hanno un’emissione massima in atto. Ma quel numero è molto alto. Ad esempio Tron ha una fornitura totale limitata a oltre 100 miliardi.

Ci sono anche situazioni in cui il numero di coin o token si ridurrà. Alcuni progetti hanno creato regole che prevedono il burning. Questo significa che le criptovalute verranno trasferite in un portafoglio che non può essere recuperato, a intervalli prestabiliti. Il burning di solito è associato alle commissioni operative. Quindi più viene utilizzata una risorsa, più velocemente vengono bruciati i suoi token.

Perché la Tokenomics è importante quando si investe in criptovalute?

Nel suo famoso libro di investimento – Margin of Safety – la leggenda del value investing Seth Klarman spiega che “nel breve periodo l’offerta e la domanda da sole determinano i prezzi di mercato“. Se riteniamo che ciò sia vero – e che si applichi alle criptovalute che utilizzano la tecnologia blockchain tanto quanto al mercato azionario – comprendere i fattori che influenzeranno l’offerta o la domanda è di vitale importanza sia per gli speculatori che per gli investitori.

In tal caso, ci sono una serie di fattori da considerare quando si guarda alla tokenomics. Forse la cosa più importante è capire come verrà utilizzata la valuta digitale. Esiste un legame chiaro tra l’utilizzo della piattaforma o del servizio e la risorsa? Se c’è, esiste una forte possibilità che un servizio in crescita richieda l’acquisto e l’utilizzo della criptovaluta, che alla fine aiuteranno ad aumentarne il prezzo. Se non c’è, a cosa può servire il token?

Altre importanti domande a cui rispondere sono le seguenti:

  • Quante criptovalute – in termine di circulating supply – esistono attualmente?
  • Quante ce ne saranno in futuro – in termini di max supply – e quando verranno create?
  • Chi possiede queste criptovalute? Ce ne sono alcune che verranno rilasciate in futuro agli sviluppatori?
  • Ci sono informazioni che suggeriscono che un gran numero di monete è stato perso, burnato, cancellato o sono in qualche modo reso inutilizzabile?

Tokenomics: come determinare il valore di una criptovaluta

‍La tokenomics è anche utile come guida per capire quanto potrebbe valere un asset in futuro. Ad esempio, molte persone nuove alle criptovalute sicuramente almeno una volta hanno pensato qualcosa del tipo: “Se questa moneta diventa preziosa quanto Bitcoin, un giorno…” mentre in realtà potrebbe non essere mai possibile.

A titolo di esempio, pensiamo a due criptovalute sopra citate, Bitcoin Cash e Tron. Bitcoin Cash ha la stessa offerta totale di Bitcoin, quindi pensare che possa diventare preziosa come BTC ha una certa legittimità: è possibile. Ma Tron – con le sue 100 miliardi di coin esistenti – dovrebbe diventare l’azienda più preziosa nella storia del mondo per potersi paragonare a Bitcoin: quanto è probabile che ciò accada?

Sebbene queste domande possano sembrare complesse, forniranno un modo in più per visualizzare e comprendere meglio le criptovalute. Ti aiuteranno a capire se è probabile o meno che una risorsa abbia un grande futuro rispetto ad un’altra.

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